1. Grazie zio


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    A sedici anni appena compiuti, ibrido tra un adulto e un ragazzo, Matteo vede sesso da per tutto. Promosso con buoni voti, per premio è stato mandato a trascorrere una parte dell’estate nella casa di campagna da sua zia.
    
    Anche lei è nel mirino del suo fucile che spara feroci masturbazioni, a volte si ripetono anche tre volte in una stessa giornata.
    
    Spia sua zia mettendo l’occhio al buco della serratura della porta del bagno, o defilato dietro quella della camera da letto se, come facilmente accade per una donna non abituata ad avere per casa persone diverse da suo marito, non ha l’abitudine di chiuderla quando si sta spogliando per cambiarsi di abito. Quelle volte che sua zia se ne è accorta, lo ha sgridato, dandogli dello sporcaccione.
    
    Chi spia non pensa che può essere spiato, così si fa beccare messo a pecorone davanti al buco della serratura della porta del bagno.
    
    - Ah porcello!
    
    Lo apostrofa lo zio e lo blocca in quella posizione, piazzandosi con fermezza dietro le sue natiche, dopo avergli afferrato con una mano il ciuffo di capelli sulla fronte, premendogli con l’altra il centro della schiena per obbligarlo a stare fermo.
    
    Matteo viene tenuto dallo zio in quella posizione per un tempo sufficiente a fargli avvertire il turgore crescente del cazzo proprio lì nel solco delle natiche dove preme con il suo basso ventre.
    
    Il termine usato da suo zio “porcello” è un vezzeggiativo che attenua e di parecchio il significato dispregiativo della parola porco. La ...
    ... punizione corporale di tirargli il ciuffo di capelli, accompagnato dalla pressione alle natiche, vuole trasmettere un messaggio: Sono io il maschio dominante.
    
    E da maschio dominante trova le occasioni per dare prova della sua mascolinità.
    
    Si fa vedere mentre piscia, occasione che gli consente, urinando con le brache abbassate, di mettere in mostra cazzo e palle e di esibire anche la parte superiore delle chiappe forti, sode e pelose. Si fa vedere mentre fa le moine con sua moglie, mostrando il gonfiore nei pantaloni.
    
    Come altro gesto di dominio e sottomissione, lo zio prende Matteo da dietro per i pantaloni, glieli abbassa scoprendogli le natiche e con due forti manate gli lascia su una chiappa e sull’altra il segno delle sue cinque dita.
    
    Una domenica pomeriggio il pranzo è stato abbondante e lo zio ha le voglie.
    
    - Cara, andiamo a fare un pisolino?
    
    - Finisco di sparecchiare e ti raggiungo.
    
    - Matteo – dice lo zio – ci pensi tua a sparecchiare e lavare i piatti?
    
    Noi andiamo a fare un pisolino.
    
    E nel dire questo, senza farsi vedere dalla zia, strizza un occhio al nipote e si tocca il pacco, per renderlo partecipe di quello che sta andando a fare.
    
    - Si zia, non preoccuparti, ci penso io, andate a riposare.
    
    Quella della zia è una casa colonica ad un solo piano. La loro camera da letto ha una finestra che da sul cortile retrostante e al momento è aperta per la calura estiva.
    
    Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, Matteo è uscito nel cortile per ...
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