1. Sedici anni - Capitolo 5


    Data: 29/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Prime Esperienze Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... solo Alessandro nella mia testa. Avevo bisogno di rilassarmi ed andai in cucina alla ricerca di qualche cosa di liquido. C'era una vasca di metallo enorme riempita di ghiaccio e di dozzine di lattine di birra e sentii due voci.
    
    "Allora, cosa è successo tra te ed Alessandro? Ho sentito che hai litigato con lui."
    
    Cristian apparve al mio fianco e si allungò rudemente lato per prendere una birra senza prendersi cura di girarsi e vedere chi ero.
    
    "Che si fotta quel piccolo bastardo", disse, "E’ fortunato che mi sia limitato a quello che gli ho fatto."
    
    Non riuscii a trattenermi, afferrai Cristian per una spalla e lo feci girare. Prima che i suoi occhi potessero mettermi a fuoco, un mio pugno colpì la sua faccia. Barcollò all’indietro, quasi precipitando nella pattumiera che era dietro di lui. Fu rapido a reagire e mi aggredì sbattendomi contro il muro e tirandomi un pugno nello stomaco. Tentai di utilizzare il braccio libero ma lui mi colpì la bocca con un altro pugno. Glielo resi e lottammo finché la mia testa non colpì il muro. Ora molte persone si erano raggruppate a guardarci e separarsici. Cristian mi battè sul pavimento ed io rimasi là stordito, appoggiato ai gomiti. Poi alzai lo sguardo e vidi la faccia di Cristian. Dapprima ebbe un’espressione confusa, come se stesse tentando di capire perché l'avevo attaccato. Ma presto l’espressione cambiò e divenne quasi di incredulità. Allora mi resi conto di quello che avevo fatto. Mi ero scoperto, ora Cristian sapeva, ...
    ... era con me che Alessandro stava parlando al telefono. Il minuto che passai sul pavimento mi sembrò che fossero ore mentre tutta la mia vita mi passava davanti agli occhi. Mi sentii di fronte ad un’enorme svolta, come se non fossi più la stessa persona. Mi alzai ed uscii dalla casa. Alberto mi inseguì chiedendomi cosa era successo e mi offrì di accompagnarmi a casa. Io gli dissi duramente che sarei tornato a piedi e che ci saremmo visti più tardi.
    
    Andai a casa di Alessandro, bussai ed entrai. Lui mi venne incontro allegro, felice ed eccitato di vedermi. Poi i suoi occhi incontrarono i miei e vide il mio viso.
    
    "Oh lo merda! Oh cazzo! Cosa ti è successo?" disse correndo verso di me.
    
    “Tutto ok", ridacchiai, "sono andato addosso a dei pugni."
    
    "Di chi? Cristian? " chiese Alessandro.
    
    "Ti stavo difendendo, amore." dissi con un sorriso forzato e dandogli un colpo sulla spalla.
    
    Un sorriso triste comparve sul suo viso e per un momento pensai che stesse per piangere. Mise le sue braccia intorno a me e mi abbracciò delicatamente. Era così bello tenere di nuovo il suo giovane corpo nelle mie braccio. Più di qualsiasi cosa al mondo. Io lo tenni contro di me e feci correre una mano tra i suoi capelli. Lui si tirò indietro leggermente, chiuse gli occhi e mise le sue dolci labbra sulle mie.
    
    "Ai!" Guaii saltando indietro, non mi ero accorto di avere un labbro gonfio, la mia mente era affollata di mille pensieri e sensazioni, non sentivo il dolore.
    
    "Mi spiace. Vieni, ti ...