1. Schiavo per scelta


    Data: 07/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Superperv, Fonte: Annunci69

    ... mani su di me e mi sento fremere, sono eccitato e spaventato. Quando sento che mi afferra lo scroto, mugolo ed il mio cazzo reagisce, ovvio nei suoi limiti, ma con una donna non era mai successo che avesse da subito una smossa.
    
    Inizia a stringermi le palle e ride, mi chiede se il clitoride impotente è frocio, visto che un poco reagisce, se alla troietta che si crede etero piace essere la fica di un vero maschio. Stringe davvero forte, mi si piegano le ginocchia, chiama i miei testicoli ovaie, inutili ovaie di troia sterile.
    
    Resto in ginocchio a tenermi i coglioni martoriati, e tremo, sento che sto davvero cambiando e provo paura dell’ignoto, ma la violenza della sua sberla mi fa riprendere, mi solleva la faccia afferrandomi i capelli. Mi sputa in bocca e mi insulta, poi mi da altre due sberle brutali, io singhiozzo e chiedo perdono. Non so di che, ma chiedo perdono, non so cosa ho fatto, ma di sicuro ho fatto qualcosa di sbagliato.
    
    Si slaccia la cintura, la sfila, la piega in due e mi da colpi di cinghia , schiena, culo, petto. Mi urla che cazzo aspetto a leccare i suoi anfibi. Mi prostro a terra ed inizio, quasi con fretta panica, lecco, lecco, sento un suo anfibio sulla mia faccia. Mi ordina di tirar fuori la mia lingua di cagnetta in calore e leccare anche le suole, visto che sono una merda, solo una merda, schiava e fallita.
    
    Lecco le suole sporche, le tomaie, tutto, poi mi solleva afferrandomi da un orecchio e mi ordina di succhiargli il cazzo, con la mia ...
    ... brava bocca di troietta. Sussurro Si Padrone e abbasso la sua cerniera. Ne esce un cazzo colossale. Più grande dei mitici 34 cm di John Holmes. Duro come il marmo, svetta potente, a umiliare la sua schiava frocia impotente. Apro la bocca ed accolgo la cappella , fatico, soffoco, sbavo, è il primo pompino che pratico. Ma cerco di fare del mio meglio, non faccio troppi errori, i pochi che faccio mi portano sberle e cinghiate. Succhio, soffoco, annego nella mia stessa saliva col suo palo che scivola in gola. Poi lo tira fuori, annaspo per prendere aria, e lui lo rimette dentro, gioca col mio respiro, il suo cazzo mi controlla. Sento che sto piangendo ed è come se mi stessi librando sopra di me, in uno spazio di immensa serenità, mi sento apposto.
    
    Poi mi spinge sul letto, mi divarica le gambe, si piazza, so che sta per sverginarmi, piagnucolo, ho davvero paura adesso, paura del male, certo, ma anche paura di provare piacere ed ancor più sento la paura di innamorarmi di lui.
    
    Sento il suo palo di carne entrarmi dentro, mi sfonda il culo, urlo dal male, mi mette una mano sulla bocca mentre mi svergina a forza, mi spacca il culo, devasta il mio ano entra, sfonda l’anello interno ed è come se mi ridisegnasse le viscere e dal culo facesse una figa.
    
    Il dolore cresce ad ogni colpo, singhiozzo, mugolo, mi dimeno, mi fa male da morire, sento che ha slabbrato e lacerato il mio povero sfintere.
    
    E poi di colpo da dentro di me sento ondate di calore, il mio cervello si arrende al ...