1. Un nipotino servizievole


    Data: 05/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: antineo_, Fonte: Annunci69

    ... dei ns. spazi” disse lui.
    
    Con l’intenzione di provocarlo gli dissi: “ammazza che parole grosse, ora ti definisci un uomo, ma se ancora non ti si infoltisce la barba”. Lui rispose: “mi hanno insegnato che quando ti crescono i peli sulle palle e sul culo allora si diventa uomini, e ti assicuro che le mie palle sono belle pelose e anche il mio buco del culo lo è”.
    
    Cazzo il ragazzo sapeva proprio come provocarmi, a questo punto prese l’attrezzatura e chinandosi a 90 gradi manovrò con il crick e le chiavi e sostituì la ruota. Io mi godetti lo spettacolo...guardavo i suoi muscoli tendersi….il culo in mostra in una posa a 90 gradi...l’uccello compresso dentro i pantaloncini. In pratica mi ritrovai con il cazzo duro che premeva per uscire fuori e che i miei calzoncini non riusciva a non evidenziare.
    
    Finito il lavoro presi due birre e ci sedemmo insieme sul dondolo del giardino per rinfrescarci.
    
    Allora gli chiesi: “come va con le ragazze? Ora che la tua donna è fuori chissà che combini”
    
    “Zietto non combino nulla, quanto a donne mi basta la mia, non voglio avere casini con le altre, poi parlano tra loro e ti mettono in croce...sai essere uomini è una responsabilità” disse lui.
    
    Io lo incalzai: “ancora con sta storie di essere uomini, ma quanti peli hai sulle palle che ti senti così uomo”. Lui provocato dalle mie parole si scostò i pantaloncini e mostrandomi i coglioni mi disse:”giudica tu, sono abbastanza pelose per sentirmi uomo?” Senza scompormi risposi: “in ...
    ... effetti sono pelose, confrontiamole con le mie” così mi abbassai i pantaloncini e i boxer mostrando il cazzo duro e le mie palle”, lui rimase spiazzato, allungò la mano e mi prese il cazzo in mano dicendomi che non stavo messo male.
    
    Oramai il passo era fatto, quindi gli dissi: “dai nipotino fammi vedere se sai leccare il gelato dello zio”. Lui tutto eccitato si chinò sul mio cazzo e lo prese in bocca prima delicatamente, massaggiando la cappella e l’asta con la lingua, poi sempre con più foga, fino a riempirsi la gola.
    
    Io intanto allungai la mano sul suo pacco e tirandogli fuori il pisello cominciai a segarlo.
    
    Ad un certo punto, sbattendomi con i denti sulla cappella ebbi un sussulto, lui disse scusami zietto, scusami, non volevo farti male, perdonami. Vedendo la sua reazione quasi esagerata, capii il gioco e con voce arrabbiata gli dissi: “sei un nipote maldestro che non sa fare nemmeno i pompini...meriti di essere punito”, così dicendo lo denudai completamente e lo feci allungare sulle mie gambe, cominciando a sculacciarlo sulle chiappe.
    
    Ad ogni sberla lui gemeva di dolore e mi incitava a continuare sempre più forte.
    
    Ad un certo punto con entrambe le mani si allargò le chiappe e mi disse: “guarda il mio buco zietto è ancora vergine, ti prego inculami, fammelo sentire dentro, voglio che mi scopi come una puttana”
    
    Non credevo alle mie orecchie….Luca mi implorava di incularlo, mi guardava come un cagnetto che aspetta l’osso, non potevo deluderlo. Lo feci girare e ...