1. La gonna di Elena


    Data: 05/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alex69, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Alessandro, ho 21 anni e sto per raccontarvi una mia esperienza accadutami due anni fa circa. Avevo appena finito il quinto superiore, era settembre e da poche settimane ero arrivato nella mia casa da studente universitario. Stavo scrollando le foto di facebook quando notai che una mia ex compagna di classe, era a Roma. D'impulso iniziai a scriverle. Non avevamo mai avuto un rapporto d'amicizia profondo, ma durante gli ultimi mesi avevo pensato di farmi avanti e invitarla ad uscire. L'occasione perfetta si era presentata. Iniziai a chattare con lei e infine le chiesi di uscire a prendere un caffé, anche per farmi conoscere meglio la città: infatti si era trasferita molto prima di me, a Luglio. Il suo nome era Elena. Elena è una bella ragazza: capelli neri, ondulati e ben curati, qualche colpo di sole qui e la'. I suoi occhi sono marroni, profondi e centravano delle sopracciglia nere, truccate. Il suo seno era medio, forse una terza, e data la stagione estiva ancora molto persistente, gli si vedeva il reggiseno in pizzo attraverso la t-shirt bianca. Il suo culo era alto, sodo e dalla forma curva, ben proporzionato. Le sue mani curate, smalto trasparente su unghia di lunghezza sobria. Quando mi vedde mi saltò al collo banciandomi come se non ci vedessimo da dieci anni.
    
    -Come stai?- Mi chiese -Ti vedo in forma!- In effetti, al pensiero delle serate nelle discoteche, avevo messo su un paio di chili di massa muscolare. Dopo un discorso durata due orette buone, e ...
    ... mentre il cameriere del bar ci ordinava con lo sguardo di andarcene, la portai in un localetto vicino Roma 3, iniziando a bere. Dopo tre negroni sia io che lei non ci vedevamo più, eravamo più che brilli. Erano già le dieci di sera e il lungo pomeriggio era già alle spalle. Come un automa la presi per mano e la portai in macchina, spingendola nei sedili posteriori e marciando come un carro armato ci appartammo dietro un parco comunale. Balzai e le tolsi la t-shirt. Iniziai a baciarle il collo facendole qualche succhiotto che ancora si ricorda bene. Le alzai la gonna piano piano, denudandole le ginocchia, poi la coscia e infine l'inguine. Con le mani aveva già iniziato il suo lavoro mettendomi metà arto destro nelle mutande e denudandomi con la sinistra. Le leccai il capezzolo e le sbattei il pene sulle labbra, poi ficcandoglielo tutto nella vagina, senza preservativo. Facevo su e giù col bacino, mentre le sue labbre clappavano per i liquidi. Dopo cinque minuti di slalom le tolsi il pene e con due dita le divaricai di molto l'orefizio e ne misi dentro due dita ad uncino che vagavano per trovare il famoso punto. Appena lo trovai emise un gemito pazzesco, da far intimidire le migliori pornoattrici. Mi sbatté contro il suo collo pregandomi di continuare. Dopo qualche giretto glielo rimisi dentro spingendo con tutta la potenza che avevo in corpo. Il prepuzio fumava e si riscaldava per lo sfregamento mentre il collo del pene ed il glande s'infuocavano. La presi per collo e la rigirai ...
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