Prima esperienza assieme...o quasi - Racconti Erotici

Prima esperienza assieme...o quasi

Avendo avuto modo di leggere i precedenti racconti, vi sarete accorti della situazione assai anomala che ho iniziato a vivere.

Un rapporto che a me pareva ordinario e perfettamente inquadrato nella routine quotidiana e che ad un certo punto viene rivoluzionato in maniera indelebile da fatti di epocale gravità, almeno per quanto mi riguarda.

Ma la cosa assai più strana e di questo non me ne capacito, fu la reazione che ebbi dinanzi queste confessioni. Non si trattava di un profondo sconforto per quei tradimenti ma di una forma celata (ma non troppo) di eccitazione, come se godessi nel sapere che la mia donna mi tradiva con altre persone. Era fin troppo. Così, poche settimane fa, ho deciso di andare fino in fondo alla questione e di mettermi alla prova.

In un momento di assoluta calma, le chiesi candidamente : "mi andrebbe di partecipare a qualche gioco con te". Lei dapprima non riuscì a capire, anche perché avevo notato che certi discorsi le davano ormai fastidio; il ricordo di quegli eventi sicuramente non la riempiva di stima per se stessa.

Mi chiese di cosa parlassi ed io le spiegai con calma. In sintesi, le proposi di iniziare a giocare con qualcuno, che avrebbe scelto lei, mentre io ero presente. Immediatamente la sua reazione fu di disgusto. Mi chiese come mai avessi potuto solamente pensare una cosa del genere e che lei certe cose non le avrebbe mai più fatte.

Ebbene, lasciai cadere il discorso e non ci pensai più, ma ogni giorno questa idea era ...

... diventata un chiodo fisso ed io ero desideroso di andare fino in fondo. Due o tre giorni dopo, ricordo perfettamente di avere pensato che avrei dovuto muovermi autonomamente e scoprire quello che chiamavo il suo lato oscuro. Pertanto tentai di organizzare qualcosa di originale che però non si spingesse troppo in là.

Organizzai un film a casa nostra, invitai due o tre amici e, durante la serata, prima che iniziasse il film, invitai R., un amico che non vedevo troppo spesso ma che certamente alla mia lei piaceva almeno fisicamente, a parlare un attimo in disparte.

Gli spiegai che avevo bisogno che lui facesse qualcosa per me, che iniziasse a giocare, protetto dal buio e dal film che tutti avrebbero guardato, con la mia donna, in maniera molto soft.

R. mi prese per pazzo naturalmente ma, dopo pochissime insistenze, accettò.

Ci sedemmo nei divani dinanzi la tv e naturalmente feci in modo che lei ed R. fossero vicini. Inutile dirvi come non guardai neanche un secondo del film, attento ai movimenti che potevo intravedere provenienti dal divano accanto al mio. Lei era vestita con un maglioncino e una gonna, niente di volgare o scostumato.

Riuscii a vedere come R. avesse iniziato a toccarla con piccoli movimenti delle dita lungo la sua schiena e come lei non lasciasse trapelare nulla.

Ad un certo punto però, quasi distintamente, osservai la mano di R. infilarsi all'interno della gonna, da dietro, senza che quindi nessuno potesse vedere. Lentamente e con assoluta calma, dopo ...