1. 37. MAI DIRE MAI


    Data: 15/01/2018, Categorie: Cuckold Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    Nella mia vita ho imparato che la frase ‘Non lo farò mai!’ non va pronunciata. Ho imparato anche che idee e convinzioni possono essere cambiate, quando si pensa che ne valga la pena. Ma nessuno può costringermi a fare qualcosa, se per prima non sono io a volerlo.
    
    Il mio nome è Serena. Nonostante la mia laurea in lettere, non sono mai riuscita a inserirmi nel mondo della scuola. Faccio la casalinga e talvolta do ripetizioni a studenti delle medie e delle superiori. Sono sposata da due anni. Mio marito Giorgio è un uomo gradevole, con una buona posizione economica e non mi fa mancare nulla. A detta di tutti, formiamo la coppia perfetta: entrambi piacenti, intelligenti e socievoli. Gli amici non ci mancano e neppure le occasioni per uscire e divertirci. Andiamo d’accordo, le nostre mentalità e i nostri gusti sono affini e da quando siamo sposati, abbiamo discusso raramente. Anche la nostra intesa sessuale è sempre andata a gonfie vele, non ci siamo mai fatti mancare nulla, né in qualità, né in quantità. Eppure ultimamente qualcosa era cambiato. Da qualche tempo mio marito mi sembrava apatico, anche la sua voglia di me non era la stessa di prima. Confesso che mi stavo cominciando a preoccupare, ma non volevo aggredirlo o accusarlo e ho deciso di affrontare il discorso con la calma necessaria.
    
    Una sera, durante l’intimità, mi sono resa conto che la sua erezione non era al massimo. Ho deciso di giocare un po’.
    
    ‘Ora stai fermo, rilassati e lasciati sedurre da tua moglie”, ...
    ... gli ho sussurrato con voce vellutata.
    
    Lui ha fatto un sospiro, mi ha guardata sfiduciato, forse per l’erezione non all’altezza e si è abbandonato contro lo schienale del divano, alzando le mani in segno di resa. Lo ammetto. Mi gratifica avere il controllo della situazione talvolta e mi piace giocare con mio marito, perché quando il suo cazzo è in tiro, riesce a farmi impazzire. Dopo averlo baciato sul viso, sul collo e sul torace, mi sono abbassata fra le sue gambe e l’eccitazione nel pensare al suo affare duro dentro di me, ha fatto in modo che il mio pompino fosse fatto a regola d’arte. Gli ho leccato i coglioni, mordicchiandoli delicatamente e poi sono salita lungo l’asta, a stuzzicargli la cappella con la lingua. Infine l’ho fatto sparire tutto in bocca, succhiandolo e massaggiandolo con le labbra. Le mie mani cercavano la sua pelle, l’ho accarezzato ovunque riuscissi ad arrivare, mentre la mia testa prendeva ad andare su e giù, in un ritmo ben cadenzato. Lappavo e succhiavo con dedizione, masturbandolo con la mano e bagnandolo di saliva; avrei voluto sentirlo indurirsi nella mia bocca, avrei voluto che lui gemesse di desiderio e mi supplicasse di non fermarmi, avrei voluto sentire i suoi schizzi incontrollati finirmi in gola. Ma non è accaduto nulla di tutto ciò. Il suo coso è rimasto pressoché moscio nella mia bocca, nonostante tutto l’impegno profuso. Mi sono fermata e con un sospiro di sconfitta, ho guardato Giorgio negli occhi. Rassegnato, ha abbassato lo sguardo e ...
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