1. Schiavitù


    Data: 02/01/2021, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: SchiavettoRepresso, Fonte: RaccontiMilu

    ... fatto, questa è la mano della mia Padrona, che reclama il possesso di ciò che le appartiene, e il diritto di poterne disporre come le pare.
    
    ‘Ti sculaccerei finché non mi fa male la mano, poi te la porgerei per farmela baciare e leccare.’
    
    Questo nuovo messaggio, non fa altro che peggiorare le cose. L’erezione è adesso ancora più vigorosa, e per colpa del nastrino, il mio glande è sul punto di esplodere, e io, per evitare che questo accada, sono costretto a piegarmi un po’ col busto in avanti, per allentare un po’, ma veramente di poco, la morsa della mia Padrona.
    
    Si libera un posto, e mi ci fiondo, anche se con passo goffo. Qualcuno di sicuro avrà notato il mio strano atteggiamento, ma io preferisco munirmi di un immaginario paraocchi: meglio non sapere, rimanere nel dubbio, e sperare che non se ne sia accordo nessuno.
    
    ‘Ti farei mettere sul letto, a quattro zampe, con le gambe ben divaricate. Testa bassa. Fronte sulle lenzuola, e culetto ben in su! Senti il mio dito sulla schiena, lungo la colonna vertebrale. Una carezza per scompigliarti i capelli, e poi il mio dito che, partendo dal collo, la percorre, fino ad avvicinarsi sempre più al tuo bel culetto! Lentamente.. Arriva giù, e il tuo corpo ha un fremito. Ma non è ancora il momento. Il mio dito torna su, e ripercorre la linea della tua schiena, ancora, e ancora.. Ora passa sulla linea tra le tue natiche, più e più volte, finché si sofferma proprio lì, sul tuo bel buchetto vergine.’
    
    Questo messaggio mi ...
    ... arriva mentre scendo dal tram. La morsa non si placa, e io devo entrare in libreria a prendere il libro. Per fortuna lo trovo facilmente su uno dei primi scaffali, e la coda alla cassa è molto breve. Faccio qualche respiro profondo e riesco a calmarmi un po’. La morsa si allenta, io posso riprendermi.
    
    Pago, e torno nuovamente alla fermata. Mi trovo al capolinea, quindi riesco subito a sedermi. Appena in tempo.
    
    ‘Ti sento rilassarti, e il mio dito entra con facilità dentro di te. Ti sento gemere. Stringi i denti, schiavetto, presto passerà. La mia mano sinistra scende lungo le cosce e risale sul tuo cazzo duro. Eh sì, schiavetto, nonostante il dito nel culo, il tuo cazzo è lì sull’attenti per la sua Padrona. Te lo prendo in mano, te lo stringo, e inizio a muovere dito e mano in perfetta sincronia.’
    
    Questo messaggio mi da il colpo di grazia. L’erezione torna più potente di prima, e non riesco a non lasciarmi scappare un gemito di dolore, misto a piacere. Sì, misto a piacere, perché la stretta della mia Padrona riesce anche a stimolarmi, e il mio cazzo è una fontana di precum, di acquolina: il mio cazzo vorrebbe tanto esplodere e lasciare uscire tutto lo sperma che ha accumulato negli ultimi giorni.
    
    ‘Finalmente sono a casa Padrona.’
    
    ‘Molto bene. Puoi liberarti. Sono orgogliosa di te, Schiavetto.’
    
    ‘Grazie Padrona.’
    
    Grazie davvero, mi sono sentito totalmente suo.
    
    ‘Devi avere pazienza, schiavetto mio.’
    
    Questo è ciò mi scrive dopo che le ho chiesto se avesse ...
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