1. IOLE E FABIANA


    Data: 15/01/2018, Categorie: Cuckold Etero Autore: WBM, Fonte: RaccontiMilu

    ... s’incammino lungo la riva. Dopo qualche secondo mi alzai per raggiungerla, non sapevo cosa pensare, la bloccai le cominciai a raccontare.
    
    SAI A MARE DOPO AVERMI SCHIZZATO L’ACQUA COS’HA FATTO?
    
    SI DIMMI, DIMMI COSA!!!!!!
    
    DOPO AVER APPURATO IL MIO ARRAPAMENTO PER LA VISIONE DELLE TUE POPPE MI HA PRESO L’UCCELLO IN MANO E MI HA FATTO UNA SEGA!!!
    
    COSA??????????
    
    Ho preso la mano di Fabiana e d’istinto abbassandomi il costume le ho messo la mano sul pisello, l’ho aiutata a segarmi per un po’ pensando ad un altro ceffone che non arrivava finché:
    
    E POI COSA AVETE FATTO QUANDO SIETE ANDATI IN CABINA?
    
    MI HA MESSO ALLA PARETE E MI HA FATTO UN GRANDIOSO POMPINO!!!
    
    AH, QUINDI PER TUTTO QUEL TEMPO TI HA FATTO SOLO UN POMPINO?
    
    SE VUOI PROPRIO SAPERLO, L’HO MESSA A PECORA E MELA SONO SCOPATA DI BRUTTO E LE HO PURE ROTTO IL CULO!!!
    
    Tutto questo continuandomi a segare, dopo l’ultima parola pensavo che era giunta l’ora del ceffone, ma continuava a segarmi, anzi accelerò.
    
    AH SI LA COLPA E’ DELLA TROIA DI MIA SORELLA, PERCHE’ NON VOLEVI EH!?!
    
    CERTO CHE TUA SORELLA ME LA SONO SEMPRE VOLUTA SCOPARE, CHE VUOI MI ECCITA DA MORIRE!
    
    AH SI E ALLORA PRIMA QUANDO MI HAI VISTO LE TETTE E TI SEI ARRAPATO, PERCHE’ ...
    ... T’HO VISTO, AVRESTI VOLUTO SCOPARMI ANCHE A ME, VERO? E CHE MI AVRESTI FATTO?
    
    LO VUOI PROPRIO SAPERE COSA TI AVREI FATTO?
    
    Per fortuna che eravamo dietro ad un gabbiotto dei bagnini illuminati solo dalla luna e lontani dalla vista di tutti, la presi per una spalla e per un fianco, lei non mi oppose alcuna resistenza, anzi mi agevolò inarcandosi in avanti poggiando le mani al gabbiotto, da dietro le scostai il costume e la penetrai. Era bagnatissima e godeva come una pazza, mi incitava a fotterla più forte. Stavo oramai quasi per venire quando lei:
    
    DAI COSI’ BRAVO, INGRAVIDAMI, STRONZO CHE NON SEI ALTRO, QUESTO VOLEVI?
    
    Le misi una mano sulla bocca glielo sfilai dalla vagina e in un solo colpo la inculai, pochi colpi e le riversai tutto ciò che mi era rimasto nei coglioni. Aveva grugnito come se infilzata da un da un forcone rovente.
    
    CHE STRONZO CHE SEI, AHI MI HAI FATTO MALE, DA TE NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO.
    
    Quella fu proprio una lunga notte.
    
    Ci ricomponemmo e tornammo al faló, dove Alberto si guardava attorno per vedere dove fossimo finiti.
    
    HO PORTATO TUA SORELLA A CASA ERA UN PO’ SU DI GIRI.
    
    Ci unimmo ad un gruppo di conoscenti che a dir la verità di solito evitavamo perché un po’ trasgressivi. 
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