1. Weekend con la Mistress


    Data: 02/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... in faccia un bel ‘vaffanculo’.
    
    “Piani per la vacanza?”
    
    “Tutto organizzato. Villaggio vacanze senza troppi bambini, stanze separate ma comunicanti, biglietto aereo preso, tutte le spese divise quattro, poi ti giro il mio conto corrente per quel che mi devi.”
    
    “… Quattro? Cosa stai tramando, ******?” chiesi, corrucciata. Sapevo che con noi sarebbe venuta anche Andrea, una nostra conoscente mia connazionale, ma non altre. Non che mi dispiacesse dividere le spese in più persone, né andare in vacanza con qualcuno, solo non ne ero informata.
    
    Lei sorrise al di sopra della tazza da caff&egrave, guardandomi quasi malvagiamente tra le volute del vapore. “Oh, sì, quattro…” “Sì, perché io ci ho detto alla Lolly: senti Lolly, se le cose vanno così, allora io non c’ho niente a che vedere con te e tutti i tuoi cazzi, ok? E sai cosa mi ha detto? Eh? Lo sai cosa mi ha detto la Lolly? Mi ha detto che lei voleva solo parlarmi e… Sì, cio&egrave, io non sto… No infatti, cio&egrave, che stronza!”
    
    La mia faccia sbatté quasi violentemente contro il mio trolley, seduta in una delle sale d’aspetto dell’aeroporto, distrutta mentalmente dall’interminabile chiacchiera della bionda tinta accosciata di fianco a me, che continuando a gesticolare e urlare ad un cellulare brillantinato, faceva ondeggiare tutta la fila di sedie. Pregai qualche divinità di eliminare la bionda, o la Lolly, o anche solo esaurirle il credito, ma non essendo molto esperta in questo campo, dovetti arrendermi, ...
    ... alzarmi e trascinare il mio bagaglio da un’altra parte, con ben poca voglia di starmene in piedi ad aspettare.
    
    Andrea mi seguì quasi subito, lamentandosi della mia vigliaccheria nell’abbandonarla di fianco a Barbie e le sue telefonate. L’indubbio vantaggio con lei, &egrave sempre stata la possibilità di parlare male delle persone in madrelingua.
    
    “Speriamo che aprano il gate in fretta” bofonchiò tormentandosi i capelli lunghi l’amica. Dieci minuti dopo, con una puntualità inesistente, arrivando praticamente mentre si annunciava l’apertura del gate, arrivò staccheggiando la “mia” Mistress, sculettando quasi altezza viso dei presenti, con i biglietti in mano e l’aria serafica di chi stia facendo un giretto tra le vetrine del centro.
    
    Due metri dietro di lei, una ragazza un castana riccia trascinava due valigie fortunatamente dotate di ruote. Era evidentemente Elisa, l’ultima fiamma della mia amica, che si fermò ansimando nella coda per l’imbarco, mentre le raggiungevamo. Salutai la mia amica e aggirandola al fianco mi presentai all’altra. “Piacere, Viktorie” dissi allungando una mano alla ragazza, che quasi sussultò, allungando la mano fissando me e la mia amica con fare titubante.
    
    “Non ti mangio mica” sorrisi, stringendole la mano tremolante dallo sforzo del trasportare le valigie.
    
    “Forse.” scoccò la frecciatina ******, prima di allungare le carte d’imbarco a tutte e quattro.
    
    Intuii subito che come spesso accadeva, la coppietta con cui viaggiavamo rispondesse alla ...
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