1. Maurizia – 4^


    Data: 01/01/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Maurizia, Fonte: RaccontiMilu

    Terminate le scuole, i ragazzi, erano partiti in vacanza al mare con i nonni, i genitori di Mauro, i quali hanno una villetta in Versilia dove ogni anno passano il periodo estivo.
    
    Io ero rimasta in città con mio marito, aspettando che l’impresa, della quale, ormai, aveva assunto la direzione, chiudesse per il sospirato mese di ferie, poi li avremmo raggiunti.
    
    Le giornate diventavano sempre più calde e soffocanti ed era sempre più difficile far passare le ore per arrivare alla frescura refrigerante della sera.
    
    Un giorno, la mia amica Laura, mi aveva invitata ad andare in piscina, avremmo pranzato assieme e ci saremmo godute un po’ di relax assieme.
    
    Laura &egrave un’ex compagna di scuola nonché amica intima, insieme abbiamo condiviso tutti gli anni dell’adolescenza e quelli successivi fino al matrimonio ed oltre, compresi i vari amori e le ‘scappatelle’ che ci confidiamo senza segreti.
    
    Laura &egrave proprio una bella donna: alta una decina di centimetri più di me, biondina sul rossiccio, occhi grandi e azzurri, una spruzzatina di efelidi sul viso delizioso che gli danno l’aria di eterna ragazzina, un paio di occhialini da intellettuale ed un corpo da sballo, una terza di seno, alto e sodo, un culetto da far impazzire chiunque e due gambe lunghe e toniche, scolpite da anni di danza.
    
    A quel tempo si era separata da due anni e da allora non aveva più avuto relazioni fisse.
    
    Dopo il pranzo ce ne stavamo sedute su un divanetto di vimini a chiacchierare, ...
    ... isolate dal resto della gente, che era sul bordo della piscina, da una specie di separé, fatto di alte canne.
    
    Naturalmente, dopo un po’, il discorso cadde sugli uomini, sui nostri mariti, il mio, il suo ex, che erano sempre assenti e noi sole a casa, annoiate e preda delle tentazioni della vita.
    
    Fra noi non c’erano mai stati segreti, quindi, mi venne spontaneo accennare a quello che era successo qualche mese prima con Marco (vedi 3^).
    
    Lei ne fu subito incuriosita e mi tempestò di domande finché fui costretta a raccontarle tutto nei minimi particolari.
    
    Sapevo quanto Laura fosse sensibile a questi racconti e, mentre narravo con dovizia di particolari, la vedevo agitarsi, sospirare, accavallare continuamente le gambe, accarezzarsi i fianchi e le ginocchia, finché ad un certo punto sbottò: “Oddìo … Mi fai venire addosso una roba … Una voglia…” – e intanto si accarezzava l’interno delle cosce.
    
    Mentre parlo la vedo agitarsi sul divano, scivola verso di me, si avvicina e con naturalezza mi bacia sulla guancia, arrivando poi a sfiorare le labbra.
    
    “Lasciati pure andare, cara,” ‘ mi dice – “tanto siamo tra di noi, no?”
    
    Il suo alito caldo sulle mie labbra, il fatto che siamo tutte e due seminude, mi turba, la sua mano scende sulla mia coscia e comincia una lenta carezza, arrivata al ginocchio prende a risalire.
    
    “Continua, ti prego…” – dice con voce roca e socchiudendo gli occhi.
    
    ‘A che gioco sta giocando?’ ‘ penso.
    
    Proseguo nel racconto, ma non riesco a ...
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