1. Cognata maiala


    Data: 15/01/2018, Categorie: Etero Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    Sono sposato con mia moglie Lucrezia da 15 anni, da 5 ci siamo trasferiti in una casa alla periferia della città, un antico casolare di campagna ereditato da mia moglie e dalla sorella Carla e finemente ristrutturato, composto da due appartamenti limitrofi divisi su due piani e con un grande giardino in comune. Io ho 41 anni, mia moglie 38, le mie due figlie Enrica e Gaia rispettivamente 13 e 15. L’altro appartamento è occupato dalla famiglia di mia cognata, di 36 anni, che comprende il marito Filippo, di 39 anni, ed il figlio Piergiulio di 14.
    
    La vita condominiale è sufficientemente tranquilla. Le due sorelle sono abbastanza affiatate e non si fanno prendere dalle gelosie che spesso allignano dentro le famiglie. E lo stesso clima vige tra le mie figlie e il cuginetto. Tra me e mio cognato Filippo, invece, solo rapporti di cordialità formale. Filippo è un bell’uomo, molto raffinato ed elegante, ma non leghiamo molto, perché lo trovo poco socievole.
    
    Per quanto condividiamo lo steso casolare, non mi sono fatto una idea precisa dei rapporti intimi di Carla e del marito. Quello che so è frutto di qualche confidenza di mia moglie che, sia pure in maniera criptica, mi ha fatto intendere che il bel Filippo lascerebbe un po’ a desiderare a letto e che Carla avrebbe cercato conforto e distrazione in qualche relazione extramatrimoniale. Solo allusioni, ma piuttosto eloquenti, perché alle mie richieste di particolari mia moglie mi ha sempre risposto in maniera ...
    ... tranchant:
    
    ‘Mia sorella fa quello che vuole della sua vita ‘. Non sono cose che ti riguardano ‘.’.
    
    Certo, non erano fatti miei, ma vedevo mia moglie piuttosto preoccupata per la stabilità matrimoniale della sorella. E comunque, l’idea che mia cognata metteva la corna al marito non era una notizia che poteva lasciarmi indifferente, un po’ per la curiosità un po’ morbosa di saperne di più, un po’ per l’idea inedita che mi potevo fare di lei. Una bella gnocca, ben messa fisicamente e molto disinvolta nell’atteggiarsi, che non potevo fare a meno di ammirare quando la vedevo girare per casa e nel giardino in panta-jeans corti e stretti e con magliette attillatissime. Sapere che, pur salvando tutte le buone apparenze borghesi, la cognata si faceva chiavare da estranei me la faceva improvvisamente apparire come una gran porcona e guardare con malcelata bramosia. Anche se, conoscendo gli stretti rapporti tra le due sorelle e il temperamento non tenero di mia moglie, tenevo sotto stretto controllo ogni impertinente pensierino.
    
    Ma certe cose sembrano guidate dalla fatalità. Un pomeriggio all’inizio dell’estate 2004, capitò che sia mia moglie Lucrezia sia mio cognato Filippo fossero fuori per impegni di lavoro e che, nello stesso tempo, le mie figlie e mio nipote fossero andati a trovare i nonni. Quel pomeriggio Carla era intenta nelle pulizie di casa, mentre io mi davo da fare in giardino per ripulire e preparare e la piscina per l’estate, avendo indosso solo un paio di vecchi slip da ...
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