1. Come il mio cosiddetto "amico" alberto mi ha trasformato in cuck - capitolo ii


    Data: 29/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... conosceva Giorgio perché aveva iniziato a frequentare il resort dopo che lui aveva abbandonato quell’attività. Giorni prima Alberto gliene aveva parlato e le aveva detto delle sue intenzioni. Elisa non era gelosa, la sua relazione con Alberto era basata essenzialmente sul sesso e finché lui se la fotteva del resto non le interessava niente, anzi accolse con entusiasmo la sua proposta, le piaceva l’idea di creare scompiglio e mettere zizzania in una coppia di educandi, di stracciarli nella loro innocente pudicizia.
    
    Elisa portava su capezzoli due deliziosi anelli in oro. D’estate, per mettersi in bikini, levava gli anelli e si lasciava le linguette che traforavano il capezzolo, era la ragione per la quale non si metteva mai in topless, non di certo perché con quelle due belle tette non se lo poteva permettere o non le andava.
    
    La prima cosa che fece Alberto, quando si denudarono, fu di leccarla lì, sapeva quanto Elisa lo gradisse e sapeva che quelle leccatine, sui capezzoli forati la mandavano in estasi facendola decollare immediatamente. Poi, lui si sdraiò su di lei e la penetrò, era già molto umida e penetrò in un amen. Iniziò a scoparla lentamente e lei si abbracciò a lui inarcandosi e aprendosi, poi accavallando le gambe sulla sua schiena e tirandoselo dentro, più che poté. Lui, allora, iniziò a fotterla con feroce determinazione e la troia sentì che il seno si ingrossava, la fica colava e diventava una cagna in calore. Lui la fotteva e la baciava sulle labbra, sul ...
    ... collo, sul seno gonfio e palpitante, sui capezzoli. La cagna gemeva.
    
    Poi, senza smettere di fotterla, sempre possente e potente. – Allora che mi dici della mia verginella. –
    
    - Una bella e pudica ragazzina, almeno come ampiezza di vedute. Spero che non ti deluda, dovrai faticare per farla diventare una troietta in grado di dare piacere, ma penso che ti cadrà tra le braccia come una pera matura. In due o tre giorni. Ti aiuterò. Io mi prenderò il mio spasso con il suo ragazzo, spero che ne valga la pena. –
    
    - E’ belloccio. Per quanto riguarda Chiara voglio che tu la faccia diventare più spigliata e disponibile. Forse ci vorrà un po’ per farla diventare una troietta, ma sarà divertente. In questo ti aiuterà Giovanna. E devi annientare Giorgio, ridurlo a zerbino, anche in questo ti aiuterà Giovanna. Anzi in questo caso sarà lei ad avere le responsabilità maggiori – rispose Alberto.
    
    - Ok, stai tranquillo, ma ora basta. Fottimi! Sfondami! –
    
    Il tramonto dalla rocca del paese era spettacolare. La rocca dava sia su una vallata ad ovest che su una ad est. Quella ad est era già buia, mentre in quella a ovest c’era una palla rossa che scendeva lentamente dietro i monti.
    
    Non era stato semplice inerpicarsi fin lassù, il sentiero, anche se lastricato, era ripido e stretto. Alberto marciava avanti guidando il gruppo, Chiara curiosa gli andava dietro abbastanza bene con le sue scarpe da tennis. Giorgio se la cavava, ma rimase indietro per dare una mano ad Elisa che non aveva ...
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