1. MONTAGNE RUSSE


    Data: 27/12/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Trans Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    Io e mia moglie Eda eravamo a S.Pietroburgo per lavoro da 2 settimane. Avevamo concluso un bello scambio finanziario e eravamo contenti. L’ultima sera uscimmo dall’albergo per cenare fuori. Era una serata di maggio ancora freddina,ma la luce del sole era ancora alta in cielo quando uscimmo dal ristorante ubriachi fradici dopo aver bevuto 3 bottiglie di vino in poche ore e una selva di vodka ai vari sapori. Barcollando e ridendo finimmo in una strada poco illuminata. Non avevamo idea di quanto avessimo camminato lontano dal ristorante e perché non avessimo ancora chiamato un taxi. Le strade erano più strette,a parte pochi caff&egrave dalle insegne modeste e qualche passante frettoloso non c’era nessuno in giro. ‘Chiama un taxi!’ fece Eda,ma rideva come un pazza. ‘E dove lo trovo accidenti?’ dissi ridendo pure io. ‘Boh..’ fece lei e riprese a camminare. Dove vai?le chiesi e non udendo la risposta le andai dietro. Si infilò in un vicolo,finiva in un muro cieco,lo risalimmo. Poi una strada più larga. Nessun taxi. Cercare la polizia?pensai. e come? Che pasticcio. Eda proseguì. Entrò in un bar e in inglese chiese che chiamassero un taxi. Nessuno pareva capirla. Uscimmo. Continuammo a camminare e finimmo in un altro vicolo cieco. Uscendone mia moglie andò a sbattere violentemente contro qualcosa. Rimbalzò indietro contro di me che l’afferrai alle spalle prima che cadesse,l’altro corpo invece finì dritto per terra,cacciando un urlo. Quando si rialzò di colpo perdeva sangue dalla ...
    ... faccia,si avvicinò e Eda,guardandola.Era un corpo lungo,robusto,molto imponente ma guizzante,forte,dal modo in cui si era rialzato di scatto sebbene,vedo nei fumi dell’alcool e della concitazione,che stava in piedi su grossi tacchi. Sbottò una parolaccia in russo e ci ringhiò contro. Sebbene ci fosse luce non capivo. Era una donna? I capelli erano dritti in testa ma solo al centro,perché ai lati la testa era rasata come quella di un marines. ‘Scusi..ehi un attimo,cosa..’ feci io,lei ringhiò ancora,poi urlò: ‘Fottuti italiani del cazzo,state attenti a dove andate,cretini!!’ parlava un inglese molto fluido e aveva capito subito che eravamo italiani. Eda si avvicinò. ‘Sanguini..’ ‘Sì,troia!’ ‘Ma come’ – e poi non so come,ma Eda fissò la donna e scoppiò a ridere. Una risata violenta,irrispettosa e assurda da ubriachi. Quella le mollò una spinta,ma Eda continuò a ridere ancora più forte. ‘Cazzo ridi,cretina?’ e mollò ancora una spinta,Eda rideva sguaiata e anch’io iniziai a ridere. Lei si rivolse a me. ‘Ehi,fottuto stronzo! Guarda qui come mi avete ridotto,bastardi,stavo andando ad esibirmi,coglioni! E mi mollò un calcio contro una gamba. Io la parai ma beccai ugualmente il calcio,ma continuai a ridere. Eda non la smetteva ed anch’io non trattenevo le risate sguaiate da ubriaco. Lei perse la testa mi colpì con un altro calcio e gridò:’Brutti cretini! Smettetela immediatamente i ridere!’
    
    Eda la fissò. ‘Scccuu scuuussii..’ ma non resistette e riprese a ridere. Io feci lo stesso e ...
«1234...9»