1. Desiderio 8 - piacere di avervi conosciuto - parte seconda


    Data: 14/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    Dicevo: e quando arrivarono si trovarono davanti ad uno spettacolo inatteso.
    
    Carolina, figlia appena maggiorenne di Patrizia, certo non dotata di un corpo sinuoso come quello della madre, ma che mostrava già che lo sarebbe diventato, capelli biondi lisci pettinati con la riga nel mezzo, occhi azzurri, nasino, boccuccia, visetto acqua e sapone era seduta sul divano tra me e Carlo che, in piedi con i pantaloni completamente abbassati ma ancora vestiti dalla cinta in su, le offrivamo alternativamente il cazzo da succhiare. La madre strabuzzò gli occhi nel vedere la figlia in una posa così oscena; tale fu la sorpresa che non riuscì a reagire. Passato lo stupore provò a dire: «Ma, ma, … Carolina, … cosa stai facendo … e voi, signori, è appena una bambina …» «Bambina, ma se è diciotto anni? Lascia che si goda un po’ la vita …», intervenne Gianna.
    
    «Parlando del più e del meno, Carolina ci ha confessato di non aver mai visto il membro di un uomo». aggiunse Carlo rivolto verso le tre femmine, «Per colmare questa lacuna, abbiamo ritenuto nostro precipuo dovere mostrarglielo, per questo ci siamo alzati e ci siamo calati mutande e pantaloni. Dapprima glielo abbiamo mostrato, poi abbiamo lasciato che lo toccasse con le sue manine per saggiarne la consistenza. Poi le ho detto di prendere atto dei particolari, ho avvicinato il membro al suo visetto acqua e sapone e … con la boccuccia così vicina alla cappella … visto che non succedeva nulla, mi sono sentito in dovere di chiederle ...
    ... “Hai mai provato a prenderlo in bocca?”. Lei, ha mosso la testolina in segno di no, le ho detto “E non vuoi cominciare stasera?”. A quel punto lei mi ha guardato con i suoi grandi occhioni azzurri, senza dire né “si”, né “no”, e quando ho visto che non ritraeva indietro la testa, ho capito che ne aveva una gran voglia ma non aveva il coraggio di confessarla. Con dolcezza le ho poggiato la cappella sulle labbra, ho cominciato a spingere per dischiuderle e, quando ormai la punta aveva già fatto forzato l’ingresso, è stato facile spingere e metterle il cazzo tutto dentro fino in gola. A quel punto, Andrea nel frattempo si era alzato, calato i pantaloni e le aveva preso la mano per una ricca sega.
    
    Da qui ha cominciato a sbocchinarci entrambi, in maniera istintiva.» Tutto questo lungo discorso mentre Carolina annuiva continuando ad alternare ora l’uno, ora l’altro membro nella sua bocca.
    
    «Carolina, permettimi, adesso ti insegno io come far godere un uomo», riprese la parola Gianna, avvicinandosi al divano. «Prima di tutto devi muovere la testa avanti e indietro così», le disse prendendole la testa e costringendola a succhiare il cazzo con vigorosa intensità. Gianna spingeva sempre più la testa, fino a quando la povera Carolina non rischiò di soffocare. A quel punto ritrasse di colpo il capo e cominciò a tossire per la carenza d’aria, lasciando che dalla bocca le colasse saliva mista al seme di Carlo. «Adesso attenta, prendi il cazzo con la manina, spingilo verso l’alto ...
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