1. Diritto (in) privato


    Data: 24/12/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... almeno in trecento in quell’aula. E, probabilmente, lui spiccava sia per la sua insolita altezza, vicina ai due metri e resa ancor più evidente dall’essere seduto nell’ultima fila, quella più alto, sia perché, accanto a sé, in un’area di qualche metro, non si era seduto nessuno, in quanto molti si erano accalcati nei posti più in basso. Era inevitabile, pertanto, che guardando in quella direzione si scorgesse solo la sua figura. E questo era, probabilmente, ciò che accadeva alla professoressa quando tentava carrellate visive dei suoi studenti.
    
    Nonostante questa consapevolezza però, Raffaello si sentiva arrossire quando gli occhi della donna si posavano su di lui per rimanerci qualche istante più del dovuto.
    
    Dopo una rapida presentazione dell’università e degli obiettivi del piano di studi, la professoressa Palma si concentrò sui contenuti della sua materia d’insegnamento illustrando, a grandi linee, con cosa i ragazzi si sarebbero trovati a fare i conti nei mesi a seguire.
    
    Molti prendevano appunti. Alcuni chiacchieravano tra loro. Raffaello non distoglieva lo sguardo dalla docente e gli sembrava che lei lo guardasse molto più spesso e con più attenzione. La cosa lo imbarazzava sebbene, al tempo stesso, lo lusingasse molto. Si ritrovò a fissare la donna senza ascoltare le sue parole. Attratto da quelle labbra morbide e sensuali che, nel parlare, urtavano l’una contro l’altra lasciandone intuire la consistenza. Rapito da mani con dita lunghe ed affusolate, ...
    ... impreziosite da uno smalto rosso acceso, che trapelavano classe dal modo nel quale si muovevano. Perso in quegli occhi chiari che guizzavano qua e là per la stanza e si accendevano di passione, mentre illustravano alcuni dei principali istituti della materia di competenza della professoressa. Spesso si ritrovava a fissare il torace della donna, per cercare di intuire qualcosa di più di quei grossi seni celati dal sottile velo di cotone della camicetta. Il tessuto bianco, illuminato dai faretti dell’aula, lasciava intravedere la linea di bordo delle coppe del reggiseno, ma nulla più di questo.
    
    Raffaello sentì il suo pene crescere sotto gli abiti, mentre i suoi pensieri inconsulti sulla donna si susseguivano e moltiplicavano in modo incessante. Immaginava come dovesse essere nuda, se fosse fantasiosa a letto, se si sarebbe fatta prendere lì, sulla cattedra, da uno sbarbatello come lui. Quasi involontariamente la sua mano si posò sulla patta dei suoi jeans, massaggiando lentamente il suo membro in erezione.
    
    Per un momento si guardò attorno, preoccupato che qualcuno potesse notare i suoi movimenti. Nessuno alla sua immediata destra, né alla sua sinistra. Ai più lontani la visuale era certamente celata dalle pareti laterali delle panche che, da poco sotto l’altezza del suo sterno, si protraevano sino al pavimento.
    
    Il fronte delle panche era coperto solo in parte, tuttavia alle due o tre file davanti a lui la visuale sarebbe stata impedita dalla prospettiva, mentre da quelle più in ...
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