1. Sorelle (racconto trovato in rete)


    Data: 23/12/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Sesso di Gruppo Autore: zizzi87, Fonte: xHamster

    Di ritorno da un viaggio di lavoro, incontrai per caso alla stazione il mio amico Andrea: era venuto a prendere sua sorella, che rientrava dalle vacanze. Ed infatti, Andrea mi venne incontro in compagnia di una brunetta di venticinque anni molto ben fatta: belle curve, serici capelli corvini avvolti in una lunga treccia e due occhi neri veramente conturbanti. Per di più Roberta, così si chiamava, indossava un completino da viaggio con minigonna a tubino e camicetta che rivelavano in basso un bellissimo paio di gambe negli stivaletti alla cowboy, e in alto due seni sodi ed eretti, i capezzoli puntuti sotto la stoffa tesa. Quando mi fu presentata e mi salutò,la sua voce calda e lievemente roca mi diede un brivido di eccitazione. Poco dopo, rimasto per un istante solo con il mio amico, mi complimentai per la sua bella sorella.
    
    "Bella e brava ..." mi rispose lui, con un sorriso strano. "Ti piace, eh?" mi chiese poi.
    
    "Beh, è una bellissima ragazza ..." risposi, tanto per dire qualcosa. Non potevo certo nascondere gli sguardi che lanciavo al corpo di Roberta in attesa, appoggiata all'auto del fratello e lievemente flessa in avanti a mostrare un bellissimo culo sotto la minigonna nera.
    
    "Bene, magari una di queste sere ti combino un'uscita!" rise di nuovo "Ora che sei libero ... Dai, scherzo!" Sapeva che mi ero appena lasciato con la mia ultima donna (più per colpa mia che di lei, in verità) e pensai che non volesse insistere troppo su questa storia. Però ero proprio ...
    ... libero, e la Roberta non era davvero male ...
    
    Ci lasciammo su quella vaga proposta di appuntamento. Mentre l'auto si allontanava, Roberta mi lanciò un lungo sguardo a palpebre semichiuse, sotto l'ombretto azzurro, e mi sorrise.
    
    Mentre in moto correvo verso casa, non riuscivo a pensare che alla sorella del mio amico: un paio di volte mi distrassi talmente che rischiai dei sorpassi sul filo del rasoio.
    
    Nell’androne del palazzo, una ragazza mi venne incontro. Per un istante, alla vista del corpo armonioso che incedeva avvolto nel vestitino bianco, estivo, pensai che lei mi avesse preceduto a casa mia. Poi mi resi conto che si trattava di mia sorella, Lidia: una cas**ta di riccioli castani, il sorriso luminoso e morbide forme di ventiduenne, la cui dolcezza è accentuata da un paio di chili in più rispetto al peso forma.
    
    Sorrisi di piacere. Lidia, la mia amata sorellina, era venuta a trovarmi. Eravamo sempre stati molto uniti, e da quando era andata a vivere con alcune amiche per frequentare l’Accademia di Belle Arti
    
    ne sentivo spesso la mancanza.
    
    La abbracciai con trasporto. “Bambolina! Come stai? Che bella sorpresa!”
    
    Lei mi strinse teneramente e mi baciò sulle guance. “Ciao, fratellone! Che bello!”.
    
    Ruotò su se stessa, sollevando lievemente il vestito sulle gambe. “Mi trovi bene?” sorrise.
    
    “Sei bellissima, veramente!”. Ero veramente su di giri, mi ero persino scordato di Roberta.
    
    Lidia mi chiese di poter restare da me per qualche giorno, perché ...
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