1. Leggiadra e raffinata fanciulla


    Data: 18/12/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Un pomeriggio passeggiavo a piedi immerso nei miei pensieri nel piazzale F. Borri a Parma avviandomi in direzione del ponte Caprazucca per raggiungere la mia abitazione in strada Nino Bixio. In quell’istante d’improvviso la vidi, armoniosamente affacciata alla finestra del primo piano d’un appartamento situato nella via Monte Grappa, una graziosa signorina che annaffiava dei fiori affacciata al poggiolo. Io istintivamente le avevo indirizzato una frase divertente, lei di rimando senza pensarci l’aveva benevolmente accolta, rivolgendomi un affettuoso gesto salutandomi e sorridendomi in maniera affabile, cortese e spontanea.
    
    Lei avrà avuto suppergiù vent’anni, ventitré anni al massimo d’età, il suo corpo era piuttosto annerito dal sole, avvolto da un singolare e splendido contrasto tra i capelli e la pelle, il tutto ben accessoriato dai pantaloncini corti assieme a una colorata maglietta che indossava. In seguito, lei continuò le sue faccende, mentre io, come farebbe il sole che scompare gradualmente sulla linea del tramonto, mi fermai attratto e incuriosito da quella splendida creatura e l’osservai. Io sostai là di sotto nei pressi del suo balcone, mentre proseguivo a catapultarmi nei miei concetti scalognati, travagliati e oscuri, perché sia la delusione quanto la tristezza in quella circostanza m’attanagliava l’animo e la mente, le mie intime astrazioni si mescolavano come se fossero rimestate all’interno d’un caleidoscopio, in quel frangente necessitavo d’un concreto ...
    ... aiuto. Tante, invero, erano le prove che avevo sostenuto e dovuto sopportare, ugualmente numerose erano state quelle che m’avevano costantemente avvilito e mortificato, fintanto che in modo insperato udì la sua provvidenziale voce, giacché vedendomi manifestamente pensieroso e triste mi domandò:
    
    ‘Buongiorno signore, &egrave già da un po’ di tempo che la osservo. Si sente bene? Posso aiutarla? E’ in difficoltà?’.
    
    ‘Buongiorno, lei &egrave davvero di buon animo, educata e graziosa, qualche difficoltà ce l’avrei, chi &egrave che oggigiorno ne &egrave immune, però cerco di non farne un dramma’.
    
    ‘Mi scusi, come si chiama? Io sono Rossana, aspetti che scendo da lei in strada’.
    
    ‘Io mi chiamo Nicola, aspetterò il suo arrivo, grazie’.
    
    ‘Dammi tranquillamente parimenti del tu, sono ben lieta di conoscerti’ – aveva Rossana enunciato.
    
    Rossana da lassù sorrise, perché in maniera entusiasta e festosa gl’inviò un bacio per mezzo delle dita, lui reagì nella medesima maniera rimanendone gratificato. Lei scese, si presentarono, Rossana in maniera inconsueta e spigliata lo fece salire nella sua abitazione invitandolo e facendolo accomodare. Nicola rimase dapprima guardingo e tentennante, in seguito accettò ben volentieri, assicurandosi che lei fosse da sola in casa prima d’espletare passi imprudenti e sconsiderati. Lei lo rincuorò incoraggiandolo e proclamandogli che era da sola in casa, tenuto conto che i suoi genitori attualmente si trovavano in Sicilia. Ambedue salirono di ...
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