1. Mia cugina Anna


    Data: 14/12/2020, Categorie: Incesti Autore: MonicaEnne, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Mario e sono un ragazzo di 19 anni. L’estate scorsa i miei hanno deciso che avremmo trascorso le vacanze insieme ai miei zii e a mia cugina, in una bella località non lontana dal mare. Anche se non vedevo mia cugina da un paio di anni, ero sicuro che mi sarei sentito subito a mio agio, dato che avevamo sempre avuto un buon rapporto.
    
    Il giorno della partenza ero entusiasta. Arrivammo per primi e la mia felicità crebbe notevolmente nel vedere la casa in cui saremmo stati: era una bella residenza bifamiliare con un enorme giardino. Cominciai subito a disfare la mia valigia per poter andare a “esplorare” tutta la casa. Dopo un paio d’ore dal nostro arrivo, sentii una macchina entrare dal cancello. Corsi subito fuori e rimasi paralizzato dallo spettacolo che avevo di fronte a me: appena mi vide mia cugina Anna mi corse incontro. Aveva quasi 19 anni, era una ragazza un po’ formosa ma aveva una quarta di reggiseno mozzafiato. Mentre mi abbracciava, sentivo il profumo dei suoi lunghi capelli castani e notai la presenza delle sue enormi tette sul mio petto. La cosa mi eccitò, ma quando mi ricordai di avere davanti mia cugina mi calmai. “Mario sono felicissima di vederti! Non posso credere che passeremo quasi tutta l’estate insieme!”. La portai subito a fare il giro della casa e la giornata si concluse in fretta, sistemando i bagagli e facendo la spesa in paese. Quella sera mangiammo tutti insieme fuori, ed ebbi più tempo per osservare la mia provocante cuginetta. Devo ...
    ... ammettere che mi attirava davvero, e passai la serata a ridere e scherzare con lei. Quando andai a letto, non riuscendo a dormire, ripensai a quello che era successo nelle ultime ore. Comincia ad immaginare situazioni compromettenti con mia cugina, immaginando che anche lei fosse attratta da me. Sono un ragazzo abbastanza alto, capelli neri, occhi verdi e un fisico abbastanza sviluppato (non da super palestrato, ma apprezzato dalle ragazze). Alla fine, mi addormentai con questi pensieri.
    
    Il giorno dopo, andammo a fare un giro in paese, giusto per ambientarci un po’ e per trovare vari negozi che potevano risultarci utili. Mentre io, mia cugina, mio padre e mio zio stavamo guardando la vetrina di un negozzietto particolare, vedemmo arrivare di corsa mia mamma e mia zia. Avevano trovato un bel ristorante, di quelli che le donne come loro apprezzano. Un posto elegante, in cui tirare sera tra vino e risate. “Vi dovremo lasciare un po’ da soli, qualcuna di queste sere!” disse mia mamma. Anna si girò con un sorriso smagliante “hai sentito? Sembra che passeremo un bel po’ di tempo da soli, noi due! Ci divertiremo di sicuro!”. A quelle parole una strana idea si fece largo tra i miei pensieri, ma forse non era il momento giusto per studiarla per bene. Arrivati a casa, nel tardo pomeriggio, i nostri genitori si prepararono l’uscita. Anna mi chiese se poteva avere il bagno per farsi una bella doccia e io glielo cedetti volentieri. Nel frattempo preparai da mangiare, accesi le lanterne in ...
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