1. Quando si dice "affrontare la situazione di petto"


    Data: 11/12/2020, Categorie: Lesbo Autore: LilyLuna87, Fonte: EroticiRacconti

    Il locale è piccolo e affollato, saluto due amici e finalmente ti vedo. Sapevo ci saresti stata anche tu a questa stupida festa, la verità è che sono venuta solo per questo. Sorridi e civetti un poco mentre conversi con l'ennesimo ragazzo che evidentemente non vede l'ora di scoparti contro la prima parete del locale .
    
    Perfetto. La faccenda si fa ancora più divertente. Ordino una media ma non mi perdo un tuo solo movimento. Balli sinuosa come una sirena accerchiata da trogloditi eccitati, le tue cosce snelle fasciate in un jeans aderente, una semplice t-shirt dei Metallica tagliata sopra l'ombelico.
    
    Mi avvicino quanto basta per godermi lo spettacolo dei tuoi fianchi, ci separano poco più di 5 metri ed una decina di persone.
    
    Finalmente mi vedi. Il tuo solo sguardo ha il potere di farmi ribollire il sangue. Lo shock iniziale sul viso è accompagnato dal tuo corpo che non smette di muoversi, si vede che hai voglia di scopare. Ti avvicini come una dea tentatrice.
    
    La tua danza ora è solo per me. Cazzo quanto ti voglio.
    
    Il più intraprendente dei trogloditi non perde le speranze, si avvinghia ai tuoi fianchi spingendoti contro di sé. No, non ha capito niente. Non faccio in tempo ad avvicinarmi che con una spinta lo allontani e ti fai strada verso il fondo del locale. Svuoto la birra in un sorso e ti seguo senza pensarci due volte.
    
    Riesco ad afferrarti il polso e bloccare la tua fuga. Il mio corpo aderisce al tuo, affondo il naso nella tua chioma bionda, la mia mano ...
    ... sfiora il tuo ombelico, ti sento rabbrividire.
    
    Con uno scatto veloce ti stacchi da me e ti infili nel bagno del locale. Entro. Sbatto la porta e chiudo a chiave.
    
    “Cosa cazzo ci fai qui?”
    
    Sei arrabbiata, sei frustrata...
    
    “E tu? Lo sai cosa cazzo ci fai tu qui?”
    
    “Io sono qui solo per divertirmi. Non fare la psicopatica cazzo!”
    
    Sorrido “No, no tesoro... non sei qui per divertirti. Sei qui per scoparti il primo coglione ubriaco che trovi pur di non ammettere che sono mesi che muori dalla voglia di scopare con me.”
    
    “Ma che cazzo dici? Non mi piacciono le donne.”
    
    “No... certo che no...” Mi avvicino lentamente
    
    “Sono io che mi sono immaginata tutto. Ho immaginato il tuo sguardo su di me per tutta la festa di capodanno. Ho immaginato che per errore tu abbia messo il mio cappotto per fumare fuori dal locale settimana scorsa, ho immaginato che il bacio che mi hai rubato l'altra sera fosse dovuto alla tua ubriachezza...”
    
    Siamo così vicine da poterci sfiorare.
    
    “Ho certamente immaginato tutto io.”
    
    Il tuo silenzio è la conferma che cercavo.
    
    Conquisto la tua bocca con foga e quasi ti strappo la maglietta ma non mi interessa. Lascio correre le mani sul tuo reggiseno nero e pizzico la piccola protuberanza che svetta dalla stoffa.
    
    Affondo le dita nella tua cascata bionda e tiro senza gentilezza per scoprirti il collo, lentamente inspiro il tuo profumo, proprio lì, sotto il lobo dell'orecchio.
    
    Mordo, succhio lecco quel piccolo spazio di pelle. Voglio ...
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