L’amica lesbica
Data: 06/12/2020,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Sesso di Gruppo
Autore: goodrush, Fonte: RaccontiMilu
... bagnando le mutandine.
Per l’imbarazzo che provai rischiavo di essere sgamata da quella virago e così estrassi il telefono e inventai una chiamata in ingresso che non c’era, spostandomi dal suo raggio visivo. Cazzo se mi ero eccitata, avrei voluto masturbarmi subito.
Comunque ripresi il controllo e fatte le dovute (inventate) proposte di coordinamento mi congedai rapidamente.
Tornai in ufficio agitatissima: se quello era il tipo di donna che Lucia amava, ero in grossa difficoltà, io ero l’opposto, oltre a godere con il cazzo in tutti i modi, amavo essere dominata e trattata come troia, volevo essere sottomessa sessualmente, fare godere il mio maschio. Dovevo trovare una strategia, ma quale?.
Intanto fissai un incontro con Lucia per i laboratori della nuova stagione che partivano a settembre.
Al solito arrivò facendo incetta di sguardi vogliosi, ma come sempre senza apparentemente curarsene.
Notai che si era messa una catenella alla caviglia e sinceramente, non la facevo adatta a lei, anche se quella caviglia così sottile era perfetta per quel ninnolo dorato. Mi sentii una strizzata al ventre notevole’
Anche lei si curava molto i piedi e le unghie, smaltate però di blu con i brillantini. Notò il mio sguardo, un po’ troppo insistente e mi chiese :
‘ Che c’è, non ti piace il blu sulle unghie? Ho voluto cambiare e me lo sono dato anche sulle mani’.
‘No, no è che non ci ho ancora fatto l’abitudine, io sono ancora per il classico rosso, al ...
... massimo un bordeaux non troppo scuro’.
‘Classica insomma, ed infatti sei sempre elegante e porti bene tutto’.
‘Grazie del complimento, ma anche te sei sempre in tiro, qui i maschietti mi hanno subissato di richieste sul tuo conto..’
A queste parole avvampò, avevo centrato il bersaglio!
L’imbarazzo era evidente, ma sembrò voler sviare il discorso, si spostò i capelli lisci su un alto e si sedette cambiando il discorso.
A questo punto dovevo scegliere, o lasciavo cadere il discorso in modo signorile oppure calavo il mio poker.
Scelsi la seconda via, procedendo con un grande tatto:
‘Scusa se mi permetto, ma se dobbiamo lavorare insieme preferisco togliere qualsiasi imbarazzo o malinteso e farti sapere che sono a conoscenza del tuo rapporto con la professoressa Giunti, e non solo non ti giudico, ma la mia stima professionale nei tuoi confronti non è cambiata di una virgola, devi credermi’
‘Grazie Carla, non è da tutti andare al nocciolo in questo modo, ma mi hai tolto un bel peso, non è facile sai, sempre guardare gli altri e capire quello che sanno o quello che pensano di te. Ormai ho quasi trenta anni, tuttavia ancora stento ad abituarmi alla mia diversità’.
Sinceramente queste sue parole mi fecero tenerezza, così dolce e quasi indifesa, nelle mani di quel maschiaccio della professoressa..Così aggiunsi:
‘E poi ti devo dire che ho conosciuto la professoressa proprio la settimana scorsa’.
‘Ah si? E che effetto ti ha fatto?’
Non ...