Beatrix dark hole. - Racconti Erotici

Beatrix dark hole.

La sala si ergeva su due lunghe colonne massicce di gesso bianco. Ogni cosa lì era sui toni chiari: dal divano ad angolo, al tavolino, alla libreria, ai tendaggi e tappeti. Una stanza asettica. Quella che dava luminosità al posto era Beatrice. Una figura longilinea coperta da un leggero vestito di raso lilla; un corpo perennemente teso come le corde di violino. Violino che amava suonare tanto da smarrirsi. Gli occhi scuri puntavano la tazza, il fumo fuoriusciva da essa, il suo sguardo seguiva quelle linee che di tanto si ricongiungevano creando forme. La manteneva con due mani, il contatto con essa le metteva calore, un calore che par aveva perso da tempo. D’un tratto un blip la mise in allarme, per poco il piccolo recipiente le finiva addosso, rovesciando sopra di se quel liquido bollente, ma il fato fu clemente. Poté aprire il pc, chiuso sul tavolinetto davanti a lei. Telecamera accesa. Sullo schermo comparve una stanza. Un bagno. Passarono minuti interminabili dove non successe nulla, poi un uomo entrò. Un uomo adulto, dal fisico mascolino, capelli scompigliati e lunghetti. Si avvicinò al water, si abbassò i pantaloni denudando anche il sedere: scolpito. Strinse i muscoli dei glutei e si protese, inarcando la schiena. Iniziò una lunga pisciata. Beatrice lo guardò, ascoltando lo scroscio del liquido, quei muscoli tesi. Si eccitò. Pensò di essere lí, inginocchiata di fianco al cesso; un calore nel basso ventre si spandeva nel corpo, brividi mentre l'uomo si liberò del ...

... tutto con versi goduriosi. La ragazza si morse il labbro, carezzò i seni. La scena si concluse, lui si alzò i pantaloni lasciando volutamente aperta la patta, si voltò guardando la telecamera. Beatrice sussultò, le guance le si colorano di rosso, le parve che quello sguardo volesse bucare ogni cosa per entrarle dentro, divorare le sue sensazioni e emozioni; sospirò di sollievo quando lo vide dirigersi verso la doccia. Si spogliò completamente: fisico da uomo maturo, massiccio, ma con una lieve curva sulla pancia. Era eccitato.

-Un cazzo notevole- pensò Beatrice.

L'uomo entrò in doccia, iniziò a lavarsi, insaponarsi, frizionare con vigore la pelle. Beatrice non perdeva nulla, si godeva quel corpo di uomo. Gli occhi della ragazza brillavano di eccitazione nel vedere la mano che impugnava l'asta; insaponava e stringeva, tirava giù la pelle mettendo a nudo tutta la sua virilità, vedeva la cappella gonfiarsi e questo la faceva eccitare. Si immaginò ai suoi piedi guardare lui masturbarsi per lei. Grugniva l'uomo. Era pazzo di eccitazione. Stringeva i muscoli, si inarcava. L’acqua scivolava lungo quel palo di carne turgido rendendolo quasi violaceo.

Lo vide spruzzare il suo nettare dappertutto, senza riguardo, svuotandosi senza pudore. La donna si accorse di trattenere il respiro mentre immaginava di essere innaffiata di sperma e piscio, sentiva il suo cuore martellare nel petto, le endorfine scorrere veloci nelle sue vene rendendola ubriaca di lussuria. L’uomo continuò ...