1. La sottomissione di Gioia


    Data: 29/11/2020, Categorie: Anale Feticismo Hardcore, Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... casa e che sei sarei andato a trovarli il pomeriggio successivo.
    
    Tra le cosce di Natalia.
    
    Mentre Sabrina era a casa a fare l’amore con Giuliano, io ero a cena a casa di Cinzia, la mia partner in affari. Con noi, oltre a suo marito Pippo, c’era anche Natalia, la ragazza ucraina che mi aiutava in cucina, e con cui avevo instaurato un rapporto molto particolare. Infatti a lei piaceva esibirsi e a me piaceva guardare, quindi avevamo questo tacito accordo per cui lei si lasciava ammirare nuda e in posizioni piuttosto ambigue, e io guardavo senza però prendere alcuna iniziativa. E devo dire che questo rapporto funzionava perfettamente, perché appagava sia me, che ero un guardone patologico, sia lei che era un’esibizionista senza scrupoli. Devo dire che l’esserci incontrati era stato per entrambi una fortuna davvero notevole; per un’esibizionista come Natalia infatti aver trovato un uomo che si accontenta di guardare senza avere lo stimolo di fare altro doveva essere stato un vero colpo di fortuna, come lo era stato per me, che ero un guardone e avevo incontrato una ragazza giovane e con un corpo divino che si lasciava ammirare così come la mamma l’aveva fatta.
    
    Quel pomeriggio, infatti, prima che il ristorante aprisse i battenti, io e Natalia avevamo dato una pulita alla cappa di aspirazione. Per fare ciò lei si era arrampicata sui fornelli, e vorrei farvi presente che aveva i tacchi a spillo, quindi vi lascio immaginare la sua incredibile agilità, dovuta forse al suo ...
    ... corpo snello e atletico. E inoltre vorrei anche farvi notare la sua incredibile abilità nell’indossare i tacchi a spillo nonostante il duro lavoro che le si presentava quotidianamente in cucina. Per lei i tacchi a spillo erano quasi un’estensione del corpo. Quasi come se con quel tipo di scarpe ci fosse nata. Per cui la vidi montare sui fornelli, e io ero sotto di lei, e lei aveva le gambe divaricate per mantenersi in equilibrio, e aveva una minigonna che mi permise di ammirare i suoi buchi paradisiaci. Non indossava nulla, per cui praticamente era come se me la stesse sbattendo in faccia, e io quasi potevo sentirne il profumo, e mi sarebbe bastato allungarmi un po' per appoggiare la bocca sulla sua deliziosa fighetta. Ma ovviamente non potevo farlo, perché non faceva parte del gioco. Quale gioco? Il “nostro” gioco. Lei mi stava permettendo di guardare quel meraviglioso spettacolo della natura ma ad una condizione, e cioè che non dovevo toccarlo. Potevo sentire il profumo, il calore sul mio viso, riempirmi gli occhi con tutto quel ben di dio, e basta. Queste erano le regole.
    
    E mentre si dava da fare io da sotto guardavo quel paesaggio idilliaco, che un giorno avrebbe reso felice un uomo, perché Natalia non era fidanzata ma ero certo che un giorno quel corpo divino avrebbe incontrato un uomo che l’avrebbe resa moglie e madre. E mi venne quasi istintivo afferrarle le caviglie per aiutarla a stare in equilibrio, e lei mi guardò con la coda dell’occhio quasi in cagnesco, come per ...
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