1. Una serata quasi normale


    Data: 11/01/2018, Categorie: Trans Autore: gianni20, Fonte: EroticiRacconti

    E’ un periodo di intenso di lavoro, e alla sera ti capita di essere stanco e quindi non proprio brillante, e in quei casi che fai? Ceni e guardi un po’ di tv, oppure cazzeggi sul PC, e dove fai a finire? Su qualche sito di incontri, sperando casualmente di fare qualche conoscenza, che tra l’altro non è una mia priorità, preferisco il contatto e la conoscenza diretta. Fatto sta che dopo un oretta, visto qualche foto e qualche video eccitante, mi imbatto in un sito in cui non necessita iscriversi (cosa che odio, e non per il costo), basta chattare, allora gironzolo un poco e comincio a chattare.
    
    La prima che risponde al mio invito è un trans di Brescia, direi che il discorso scivola su quello che voglio fare io e quello che vorrebbe fare lei e i desideri collimano, e però una volta eccitati rimane che io sono a Milano e lei a Brescia, e allora ci lasciamo con l’accordo di risentirci qualche altra sera e…. magari, combinare un incontro. Infine mi imbatto su un annuncio trans in zona Navigli, ci penso un po’ non avrei voglia di uscire, ma è quattro sere che sto in casa e ho bisogno di uscire.
    
    Chiamo, ed una voce che tradisce il suo essere mi dice: “ciao amore, vuoi godere con me? Guarda che non ho limiti, mi puoi cavalcare o ti cavalco io, ti riempio di latte o mi riempi di latte, se vuoi uso anche dildo ne ho una serie fantastica, se vuoi anche con amica. Però mi devi mandare foto del tuo fisico su WA. Detto fatto, dopo un po’ risponde al mio messaggio: “ok Gianni sei ...
    ... carino, ti aspetto e…. ti dico di più, se sei come in foto mi sa che facciamo una maialata pazzesca”, rispondo “ok a me va bene, sono già eccitato, ma guarda che non sono un principiante, e ho buona esperienza di trans, posso venire tra un’oretta”, e lei “si dai ti faccio trovare anche la mia amica, tu però porta una bottiglia di champagne”.
    
    Insomma quasi senza volere, mi trovo ad uscire, però dato che mi conosco, una volta fuori di casa, passa la pigrizia ed eccomi pronto, passo dalla cantina per lo spumante italiano e metto in moto l’auto parcheggiata fuori casa, dopo una mezz’oretta sono in zona, metto in funzione il navigatore e altri dieci minuti sono sotto casa, mi avvicino all’ingresso e suono al numero che mi ha detto: “ciao Gianni vieni, 4° piano di fronte all’ascensore”. Appena esco dall’ascensore sento una porta che si apre e davanti a me vedo una mano e l’indice che fa il classico gesto del “vieni”, entro e… mi trovo una stangona da mille e una notte.
    
    Mora, due tette fantastiche semiscoperte, mutandine che lasciano già intravedere il pacco ben consistente, ma quello che mi lascia stupefatto sono le fattezze femminili e le labbra, sembrano fatte per fare pompini, mi dà subito un bacio sulla guancia e uno schiaffetto sul culo, gli porgo la bottiglia di spumante: “metti nel frigo che si raffredda”, “grazie Gianni, io sono Adeline, sono colombiana e mi piacciono un sacco i maschi italiani, specie quelli come te non più ragazzini”, mi metto a ridere: “dai non farmi ...
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