1. Nessuno sospetta della zoccola (parte 4)


    Data: 27/11/2020, Categorie: Tradimenti Autore: italian nymphomaniac wife, Fonte: EroticiRacconti

    Cominciai a trovarle dei tori da monta che la portassero in motel. Uno alla volta. Ora era tutto chiaro come gli gradisse. Ben dotati ma soprattutto esperti. Infatti scartai tori senza feedback o che si rivelavano inesperti. Li desiderava porci. Di età preferibilmente dai trenta ai trentacinque, ma non era vincolante. L’importante che fossero più giovani di lei. Carini. Possibilmente sposati in quanto la troia aveva un surplus di eccitazione nel rendere cornute altre donne.
    
    Ora la puttana era libera di usare il pc quindi seguiva tutta la mia trattativa in disparte. Visionava la foto del viso e mi dava un eventuale assenso. Lei non desiderava sentirli al telefono quindi era mio compito istruirli fino all’ultimo istante in cui mi avrebbero chiamato per dirmi che erano al parcheggio concordato. Pronti per caricare in auto la troia e fiondarsi in motel.
    
    In genere avevo conferma nel pomeriggio. Avvisavo la troia con un sms, mentre lei era a lavoro, spesso sotto lo sguardo del marito. L’idea che quella sera si sarebbe gustata un cazzo nuovo e in quel modo la eccitava talmente tanto da costringerla ad andare in bagno a masturbarsi.
    
    La serata passava velocemente. Una cena frugale con la madre. Ci sentivamo per qualche istante poi era lei stessa a dirmi amore ora vado a prepararmi. Qualche giorno dopo il suo trasloco era corsa ad acquistare dei corsetti sexy. Mi disse che finalmente si sentiva libera di vestirsi come una puttana.
    
    Ricevevo sms del toro con il classico ...
    ... sono arrivato al parcheggio.
    
    Ne giravo un altro alla troia che mi rispondeva con vado. Ci sentiamo dopo amore.
    
    Usciva di casa con la madre che le chiedeva dove stesse andando. Lei le disse da una amica stando bene attenta a non citare amiche che la madre avrebbe potuto incontrare nei giorni successivi.
    
    Talvolta uscendo incontra parenti o conoscenti. Saluta frettolosamente.
    
    Deve fare poca strada. Un paio di vicoli secondari. Arriva al parcheggio. Le ho già detto quale fosse l’auto. Apre la portiera. Sale e prima ancora di guardare nel viso il toro dice un ciao piacere sono Marta ma parti subito al volo che qui mi conoscono.
    
    In genere io sono sul divano. Siamo d’accordo che sarò io a chiamare quando lo riterrò il caso. Ho davanti a me la tv inutilmente accesa senza audio. Cerco di far passare del tempo. Ho come riferimento solo il suo ultimo messaggio che diceva vado. So che il motel dista sette chilometri dal luogo di ritrovo ma devo considerare che devono entrare e dare i documenti. Sono consapevole che la puttana non ama i fronzoli e una volta entrati in camera e appoggiata la borsa il più delle volte (ancora vestita) è lei a sedersi sul bordo del letto e ad abbassare i pantaloni del porco per iniziare a lavorare il cazzo con la sua vorace bocca.
    
    Sono consapevole quindi che se la chiamo dopo quindici minuti potrei sentire dei mmmm tipici di quando lo sta succhiando. La troia sa come fare nei miei confronti. Non mi saluta. Non accenna a niente. Apre la ...
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