1. LE CONFESSIONI DI THEA – 1 Il mio incontro con Thea


    Data: 24/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Vecchiobambino, Fonte: RaccontiMilu

    Il freddo ed il brutto tempo invernale mi hanno fatto pensare, per contrasto, al piacere provato lo scorso settembre sulla spiaggia nudista vicino a casa mia in compagnia di Thea e Teo. Il sole che ti scalda la pelle senza più bruciarla, la giusta brezza che ti porta refrigerio quando serve ed il panorama, ma non del mare! Già, avere vicino quella donna nuda che senza il minimo pudore si lasciava guardare ed ammirare mi avevano portato a chiedere e domandare loro, quasi fossi un confessore, tutto quello che poi mi sono divertito a raccontare nelle storie che qui vi ho riportato.
    
    Non mi sembrava vero di averla lì vicino sdraiata accanto a me, nuda, impudica. Faceva ancora caldo e si sudava al sole e vedevo una gocciolina di sudore che dal collo le scendeva tra i seni per poi perdersi tra quelle colline deliziose e io seguivo il percorso di quella goccia e mi eccitavo, pensavo che poteva essere la mia lingua a percorrere quel tragitto ondulato. Lei con gli occhi chiusi prendeva il sole e allargava le gambe, con la scusa di abbronzare la parte interna delle cosce, ma mi faceva vedere le labbra della figa allargate e gonfie, il clitoride appuntito, un velo trasparente che cominciava a fare capolino man mano che si eccitava. Io ero costretto a stare sdraiato a pancia sotto per non palesare la mia eccitazione e avevo il capo praticamente all altezza dei suoi piedi, per cui ero a poche decine di centimetri da quel paradiso.
    
    Ad un certo punto lei chiese a Teo se poteva ...
    ... spalmarle la crema solare, cosa che lui detestava fare per via delle mani che dopo restavano unte, le rispose di chiedere a me di farlo e continuò a prendere il sole. Lei mi guardò, mi sorrise, vide che ero dispostissimo. Mi porse il tubetto e io mi inginocchiai accanto a lei e cominciai. La spalmai sul collo, sulle spalle, passai al ventre evitando le tette (ero già su di giri così), ma lei mi fece presente che la voleva dappertutto. Affrontai il seno col batticuore, mi vedevo lì ad impastarle le tette morbide, i capezzoli che si indurivano e cercavo di non pensarci, perchè più lo facevo più mi indurivo anche io. Ventre, ombelico, ero sceso quasi alla fica e la situazione peggiorava. Le persone erano poche, ma non volevo dare spettacolo col cazzo duro, per cui non sapevo come stare. Mi inginocchiai al suo fianco più che potevo per fare in modo che il pisello mi scomparisse tra le gambe che tenevo serrate per non farlo vedere e anche il suo corpo mi riparava un pò.
    
    Arrivato all interno cosce la faccenda diventava complicata. Dovevo fare assorbire la crema anche ai lati del pube e la peluria non era eccessiva, per cui vedevo allargarsi e richiudersi per effetto del massaggio quel frutto di mare il cui profumo mi inebriava. Quando le dissi che avevo finito tirai un sospiro di sollievo, ma lei candidamente mi rispose che dovevo metterla anche dietro.
    
    Si girò e si sdraiò a pancia sotto tenendo le mani lungo il corpo con le palme in su, per me ricominciò il tormento. Le spalle, la ...
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