1. Colate di benessere


    Data: 21/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... esclami:
    
    ‘Dio, la fame di te, che meravigliosa e che unica creatura che ho davanti’ – strepitando frattanto la tua appassionata, entusiasta e viva considerazione.
    
    Le tue mani percorrono i fianchi, m’aprono i glutei, scorrono sul ventre, dato che queste ultime ispirano suscitando in conclusione fiamme, passione e partecipazione amorosa nel sangue.
    
    ‘Come potrò resistere?’ mi domando io in modo animato e fervido.
    
    In questo momento i tuoi sfioramenti scendono dalle cosce ai polpacci fino alle caviglie, proprio lì io avverto chiaramente il calore del tuo viso sulle gambe, poiché le stai baciando, in seguito risali con la lingua con le dita che precedono la bocca, perché nel tempo in cui il fuoco dilaga nel ventre io resto statica. Tu m’allarghi le gambe, risali ancora e ora la tua testa &egrave fra le mie cosce, io ti sento mugolare fintanto che mi tormenti il sesso e mi picchietti con dovizia il clitoride con la punta della lingua. Al momento avverti un fiotto di fluido che cola nella tua bocca, di conseguenza avvolgi le labbra con la lingua, le prendi tutte dentro la tua bocca e succhi, dal momento che mi stai bevendo con enorme diletto e con un’appassionata voluttà facendo perciò rumore ed eccitandoti, giacché quelle che avverti sono le spinte violente dall’utero, sono gli spasmi intensi e vigorosi della vagina. Il tuo dito &egrave nell’ano, mentre la lingua mi penetra, mi ruota dentro, mi prende fino in fondo, giacché entra ed esce, in quanto lecca, flagella, ...
    ... fustiga e tormenta, va a tempo con il dito.
    
    Questo, che al presente sperimenti &egrave stordimento puro, &egrave perdita di coscienza, &egrave l’intronamento dei sensi, pertanto io m’appoggio di nuovo al davanzale. Tu stai uscendo di senno, stai svisceratamente perdendo il lume della ragione, emetti quasi un muggito di piacere, m’afferri per la vita, mi collochi celermente per terra, sei dentro di me, sei fuori di me, mi rovisti, mi prendi, mi scopi per bene, successivamente tra quegl’irrefrenabili e sfrenati fremiti m’inondi tutta, marchiandomi per bene con il tuo denso e saporito sperma, cospargendomelo in conclusione tutto sulla mia villosissima fica che tanto ti fa sragionare.
    
    Quelle che io attualmente e pomposamente capto, sono spinte spasmodiche che mi squassano magnificamente il ventre, visto che si propagano in successive ondate di piacere spargendosi dalla fica alle cosce, ai fianchi, al seno e poi ridiscendono moltiplicandosi giù in grappoli di delizie voluttuose ondeggianti sul clitoride, per concentrarsi espandendosi in ultimo al centro e all’interno fino all’utero, diffondendosi fino al cervello dove esplodono in ultimo annientandomi completamente.
    
    Il tuo cazzo al momento pulsa energicamente dentro di me, in quel momento tu vistosamente accalorato sgolando sbraiti il tuo ardente e volitivo pensiero:
    
    ‘Non puoi lasciarmi’.
    
    ‘No, &egrave vero, non posso lasciarti, non ci penso nemmeno’ – replico convulsamente io, ribadendo e schiamazzando quel concetto in ...