1. lui, lei… e l’altro.


    Data: 21/11/2020, Categorie: Cuckold Autore: maran, Fonte: RaccontiMilu

    ... di più un capezzolo: geme. Mi accoscio tra le sue gambe, le scosto le dita che carezzano la linea, divaricata, delle grandi labbra. La lecco, le lecco la fica: non le tolgo lo slip, lecco anche la stoffa. Mordicchio, accenno a baciare le piccole labbra. Accenno una penetrazione ludica, lieve. Non voglio lasciare la fica di lei, la mia fica, esposta allo sguardo di lui, dell’uomo: non ancora, non adesso. Faccio scivolare la lingua sotto lo slip, lateralmente. Lecco. La sento umida, calda. Vogliosa, fradicia. Geme. Si tocca i capezzoli, li porta alla bocca. Mi eccitava l’idea che, dalla posizione che aveva assunto, potesse vedere l’uomo, pur non avendolo ancora visto. L’ho fatta stendere sulla schiena. la testa ai piedi del tronco. Ho riproposto il mio cazzo alla sua bocca. Mi mordicchia i coglioni, poi riprende il cazzo, ancora umido di umori, di voglie, di sborra. Infilo le dita sotto lo slip. Le sfioro il clitoride, seguo la linea delle grandi labbra. Stringo le piccole. La penetro. Uno, due, tre… poi quattro, cinque dita. Tutta la mano ...
    ... dentro, a cono. Vedo, davanti a me, l’uomo. Si è messo di lato, rispetto al tronco. H i pantaloni abbassati, lo slip abbandonato nei pantaloni, il cazzo in tiro in mano. Tolgo la mano e… Il momento è arrivato, scosto lo slip: la espongo. La sua fica vulnerabile, spalancata, divaricata: nuda. Lo sguardo di lui la esplora, la fruga: quasi la penetra. E vedo il suo cazzo: ha un guizzo. Divarico quella fica condivisa, prostituita. La frugo con la lingua, la penetro con le dita. I nostri sguardi si incrociano: è un attimo, un assenso. Mi alzo, mi accosto al viso di lei. Le dico tutto: le leggo il desiderio negli occhi. A quel punto, è un attimo: il cazzo di lui dentro di lei. Stantuffa, geme. Dura un po?, è vigoroso, forte: temo la sfondi. Non viene, lo trira fuori: è enorme, veramente: cazzo degno del negro che era. Prende a leccarle l’ano. Le divarica le gambe, sollevandole il bacino. La mette a quattro zampe: è dentro. Lei urla, piange: capisco che le piace. Muove il bacino contro il suo cazzo. Mi accosto, le titillo i capezzoli. Un grugnito: è venuto. 
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