1. Le mie calde allieve - capitolo 10


    Data: 21/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... calda ostrica. Il fondo era più rosso e la mucosa brillante si apriva e si richiudeva, a seconda delle reazioni dell'anello elastico che controllava l'accesso alla vagina. Sara mi fece vedere il buco spalancato e nero, l'interno del grembo di Rosina. lo ero rimasto in piedi, le braccia penzoloni, il sesso fuori della patta... Ero ipnotizzato da quel quadro perverso. Sara mi fece cenno di avvicinarmi e così potei inginocchiarmi accanto a loro e assistere al movimento delle sue dita abili, sottili bianche, nella vulva rosea e bagnata orlata di scuro. Poi si scostò di pochi centimetri e, le mani ancora appoggiate ai glutei dell'altra, le fece silenziosa mente capire che ora potevo divertirmi io. Stupito la guardai con aria interrogativa mostrandole il cazzo. Lei mi fece un cenno di diniego con la testa e tirò fuori la lingua agitandola freneticamente. Mi sentivo sconvolto. Mi pareva di sognare. Avrei potuto infilare la lingua in quel cratere roseo e rorido, al centro di quella diabolica figa! Mi chinai, mi puntellai sui palmi badando a non toccare Rosina, tirai fuori la lingua, allungando il capo verso quell'intima fenditura. L'odore che precedette il contatto mi parve inebriante. Aspirai quegli umori africani, pungenti, autentici, brutali. Avrebbe potuto essere nauseante se Rosina non fosse stata così bella! Cominciai a divorare con voluttà le grandi labbra carnose, dopo averle succhiate, tirate, accarezzate, cacciai più in fondo il mio muso avido di sesso, immergendomi in quei ...
    ... succhi lubrichi. La vulva si spalancò e mi avvolse il mento come una maschera di carne. Presi a titillare con la punta della lingua la calda vagina, le pareti interne molli e acri e, dopo averla lavorata ben bene, come un cinghiale irrequieto che grufoli nel terreno alla ricerca del tartufo, mi attaccai al buco del culo celato da un vello folto e ricciuto.
    
    In un primo momento asciutto e duro, l'anello elastico gradatamente si distese, lasciandomi assaporare l'interno carnoso. Sorpreso per la docilità di Rosina, ignaro di quello che stava facendo con Sara tale era la foia che provavo per quell'ano, non esitai a penetrare con tutta la forza della mia lingua quell'ultima difesa. Osservai per un po la mucosa aperta. La stellina carnosa era immutata, ma si era ritratta più in fondo. Alla pelle scura si era sostituita una mucosa chiara. Alzai gli occhi a guardare le mie partners. Sara si era distesa su un fianco e baciava Rosina in volto. D'istinto feci scivolare le dita verso la fenditura aperta: l'interno era caldo. Rosina non fece neppure l'atto di voltarsi. Infilai il pollice della stessa mano nell'ano dischiuso e lo feci entrare fino al metacarpo. Con un movimento a tenaglia presi a massaggiare la sottile membrana che separava i due orifizi... Il bacino di Rosina aveva ripreso a ondeggiare. Mi sentii soddisfatto.
    
    Con il cazzo in mano mi accinsi a prenderla in modo completo, profittando del fatto che le due stavano continuando ad amoreggiare, come un medico che cerchi di ...
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