1. La carbonaia


    Data: 21/11/2020, Categorie: Anale Gay / Bisex Masturbazione Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    ... problema. Ho solo detto che mi piacerebbe.
    
    A me no.
    
    Ricevuto. Allora cosa ti piacerebbe fare?
    
    Tutto meno essere inculato.
    
    Ho voglia di leccarti tutto - mi disse lui.
    
    Accomodati. Non chiedo di meglio - gli risposi pregustandomi una bella goduta.
    
    Voglio leccarti le palle, il cazzo e il culo.
    
    Sistemato sul pagliericcio mi feci leccare dalla testa ai piedi. Seduto sul suo viso mi feci leccare i coglioni ed il buco del culo. Poi gli diedi la cappella da ciucciare e quando sentii che stavo per godere gli chiesi di fermarsi.
    
    Non avevo mai preso in bocca una fava ma quella volta sentii di averne davvero voglia. Non posso dire che Antonio mi piacesse. In realtà mi era indifferente, avevo solo voglia di fare della maialate e di godere.
    
    Così, dopo avere giocato un poco con il suo cazzo, feci scorrere il prepuzio ed avvicinai il viso alla testa del suo cazzo.
    
    Lui mi afferrò la testa con entrambe le mani e la spinse verso di sé. Io aprii le labbra e, per la prima volta in vita mia, assaporai il gusto del cazzo.
    
    Ricordo che gli feci un bocchino strepitoso perché lo sentivo gemere ed ansimare mentre mi carezzava la testa e mi diceva quanto ero bravo a succhiarglielo.
    
    Quando il suo cazzo cominciò a colare bava sporcandomi tutte le labbra e la lingua me lo sfilai dalla bocca.
    
    Antonio era arrapato come una bestia e mi implorò di continuare.
    
    Fammi godere con la bocca - mi implorò - fammi sborrare così.
    
    Aspetta ...
    ... - gli risposi - voglio che sborriamo insieme. Prima di farti sborrare voglio che tu mi lecchi ancora il buco del culo
    
    Mi misi alla pecorina e gli offrii il buco del culo da leccare.
    
    Con la faccia affondata tra le mie chiappe lui mi leccò fin quasi a farmi godere; poi, d'un tratto, si rialzò e, con la velocità del fulmine, mi ritrovai la testa del suo cazzo che premeva contro il mio buco del culo.
    
    Che fai? - chiesi allarmato, ma non mi spostai.
    
    Ti voglio scopare - disse lui.
    
    Tu sei matto. Con quel randello che ti ritrovi mi squarterai.
    
    Poco poco - mi implorò - infilo solo la testa del cazzo e poi mi sfilo.
    
    A mia insaputa, quando era andato a prendere l'acqua si era procurato anche una crema e mi stava ungendo per bene infilando due dita nel mio culo per ungere anche l'interno.
    
    Poi si unse accuratamente anche il cazzo e dopo poco me lo ritrovai in groppa che stava affondando dentro di me.
    
    Mi inculò come un califfo infilandosi tutto fino alle palle che sentivo sbattere pesantemente contro le mie chiappe.
    
    Sborrò quasi subito riempiendomi gli sfinteri del suo liquido caldo e dopo la prima, senza neppure sfilarsi si fece altre due godute, una in fila all'altra.
    
    Sembrava come impazzito, mi cavalcava a più non posso dicendomi in continuazione di non avere mai goduto tanto e, quando finalmente si sfilò, io ero distrutto.
    
    Da quella volta non ci siamo mai più rivisti ed io non ho mai più fatto sesso con un uomo. 
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