1. Gli aristocazzi di Lady Borello


    Data: 18/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: PifferaioMagico, Fonte: EroticiRacconti

    ... turno, facendoci toccare le sue tettine sode e intravedere il paradiso in terra lombarda. Siboni provò anche a sfoderare il suo gladio, ma lei - più codarda che spavalda - gli intimò di rimetterlo dentro per paura che qualcuno ci scoprisse.
    
    โ€“ Adesso seguitemi โ€“ disse la sorella โ€“ il più bello viene ora.
    
    Ci portò col cazzo in versione Space Shuttle davanti alla porta della camera della madre, dalla quale si sentivano dei gemiti più che promettenti. Lady Borello, regina delle brughiere, si stava facendo innestare dal poderoso Rodolfo.
    
    โ€“ Entrate entrate, miei cari... Ero curiosa di vedere due cazzetti adolescenti per gustare ancora meglio il platano del mio fattore!
    
    A noi, potete immaginarlo, non fregò nulla che la signora ci stesse sbeffeggiando di fronte a tutti. Avremmo resistito a qualunque offesa pur di non perderci quella visione, che rimase nel nostro cervello limbico per le successive seghe fino all'università.
    
    Milady era rimasta nuda in autoreggenti nere (versione casalinga della sua collezione di biancheria intima) e classiche décolleté nere. Accovacciata davanti al letto, manteneva con la mano destra il cazzone di Rodolfo in bocca, mentre con la sinistra si pastrugnava la sorca con abilità maturate in rinomate (e meneghine) scuole religiose.
    
    A noi non fu permesso di toccare niente, a parte i nostri uccelletti da spoglia radura selvaggia. Soltanto guardare per almeno una ventina di minuti la signora che si faceva impalare anche il maestoso e ...
    ... profondo didietro, cinguettando come un'allodola in amore.
    
    Fu evidente che il gesto di clemenza finale nacque come balsamo per alleviare le nostre espressioni di frustrazione massima. Maschere di sofferenza che Lady Borello distinse senza sforzo sui nostri volti impietriti dall'adrenalina.
    
    โ€“ Dai, Marilena... Non possiamo lasciare andare via così questi due bòcia... Anche se sono sbarbatelli, meritano un regalino..!!
    
    E nell'estasi che illuminò i nostri cuori, incredibilmente madre e figlia si inginocchiarono al nostro cospetto, scappellandoci e succhiandoci il cazzo all'unisono. Dopo oltre trent'anni posso emozionalmente testimoniare che fu il pompino più desiderato della mia storia di aspirazioni selettive. Alla fine, come avevamo visto fare solo nei VHS vietati ai minori, le due donne si passarono anche la nostra sborra da una bocca all'altra, più volte reciprocamente. Ricordo ancora l'aspetto di Siboni: l'espressione era quella dell'uomo cannone riemerso dalla brughiera dopo un lancio parabolico di duecento metri.
    
    Tra l'altro, mentre Siboni fu trastullato dalla troietta giovane, a me toccò (ringrazio ancora il cielo) la bocca dell'amabile Milf. Uno strumento di piacere, il suo, dolce e vellutato, aristocratico ed esperto, nonostante l'irruenza con cui avesse imprigionato la mia primaverile verga. Fu un assedio ben congegnato, con piccoli assalti di prova ai muri laterali, fino a irrompere dal portone centrale con la possenza di un ariete medievale.
    
    Le nostre facce, ...