1. Blasfemo


    Data: 18/11/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: LordPreputio, Fonte: RaccontiMilu

    Ho percepito subito qualcosa di diverso, un uso delle parole insolito, forse il più distante che abbia mai incontrato. Questo ha immediatamente stimolato la mia curiosità, nell’occasione sono stato certamente più gatto che lupo.
    
    Generalmente chi mi scrive, lo fa perchè vuole chiedermi qualcosa, ma tu non sembravi intenzionata a parlare direttamente di quello che ti spingeva qui, e visto che l’insistenza non mi caratterizza, anzi, mi infastidisce, ho lasciato che fossi tu a parlare, coi tuoi tempi, per esprimere quello che ti spingeva da me.
    
    Mi hai chiesto di pensieri e sensazioni prima, e sei passata a domande più pratiche poi. Questo mi aveva spinto a chiudere la discussione, credevo tu fossi una ragazzina. Poi davanti al mio silenzio hai parlato.
    
    Mi hai raccontato delle tue umide letture, mi hai detto di come le tue mani si muovevano sul tuo corpo. Mi hai detto come, con le tue dita, accarezzavi in modo circolare il centro del tuo piacere sotto i vestiti. Mi hai raccontato della ricerca della posizione che desse più piacere, gonfiando il mio ego… e non solo.
    
    E allora ti ho raccontato di come si muovevano le mie, ti ho spiegato in modo particolareggiato quanto fosse tangibile il mio desiderio fra le mie gambe, ti proposi di incontrarci per fartelo stringere.
    
    La tua risposta, esitante, è stata positiva.
    
    Trovare un modo e un luogo per incontrarci è stato faticoso, ma alla fine ci siamo organizzati. Il luogo mi lasciava perplesso, molto perplesso, ma alle ...
    ... fantasie non si può dare freno, e a me piace moltissimo assecondarle.
    
    Così ieri sera, ti sei presentata all’appuntamento, alla luce fioca di un lampione. Eri smarrita e la tua inesperienza era tangibile. Mi avvicinai chiedendoti di chiudere gli occhi. L’unica cosa chiara in te sembrava essere un desiderio grezzo, evidenziato dalle risposte rigide del tuo corpo al tocco delle mie mani.
    
    Ti baciai, e quello che prima sembrava un pezzo di legno si sciolse. Allungai una mano fra le gambe, volevo toccarti come mi avevi raccontato, volevo vedere dal vivo la reazione del tuo corpo, mentre le mie dita si insinuavano nella tua intimità. Quando arrivai a toccarti dove volevo ti piegasti leggermente in avanti, compresi.
    
    Ti girai e soddisfai il tuo desiderio dopo aver fatto scorrere il mio inguine fra le tue natiche. Affondai dentro di te seguendo le tue scomposte reazioni e gustai i tuoi sussulti raggiunto l’orgasmo.
    
    Ti assaporai generando in te un totale annebbiamento. Avevi un ottimo sapore.
    
    Stamane mi scrivi e mi scopro sporco e blasfemo. Mi trovo ad essere calamita per quello che chiami male. Improvvisamente, mi chiami l’oscuro. Io che oscuro non mi sento. A volte tenebroso, certamente sempre nascosto nell’ombra, ma che io sia la personificazione del male… questo no.
    
    Non mi piacciono i giudizi. Io non giudico mai e vorrei che lo stesso trattamento mi fosse riservato.
    
    Se sei attratta da quello che scrivo, se basta così poco a fare vacillare le tue certezze di verità, ...
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