1. Le avventure di Carlo – 5o capitolo – Sono il tuo schiavo


    Data: 18/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Etero Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    Le avventure di Carlo
    
    Mi chiamo Carlo, sono un ragazzo di trent’anni come tutti gli altri, o quasi. Sono curioso, il mio motto &egrave -come fai a sapere che non ti piace, se non lo hai provato-, cerco di vivere la mia vita secondo questa ideologia. Non poche volte questo ‘approccio’ alla vita mi ha messo anche nei guai. Ma sono ancora qui per raccontarvi delle mie avventure, quindi alla fine, &egrave sempre andato tutto bene.
    
    5. Sono il tuo schiavo
    
    Erano le 19:00. Ero appena tornato dal lavoro. Misi su un pentolino per farmi un brodo di dado. Non avevo voglia di cucinare nulla di impegnativo. Quando il brodo fu pronto mi sedetti davanti al televisore con la mia scodellina bollente. Ero stanco e raffreddato. Brodo, tv, letto, un piano perfetto. Continuavo a pensare alla ragazza che avevo conosciuto la sera prima, Maxim, mi ero innamorato. Presi in mano il telefono e cercai il suo numero. ‘La chiamo’ mi dissi ma poi pensai ‘Meglio di no, sono mezzo malato, oggi va così, magari domani’. Ma poi mi dissi ‘Codardo, tutte scuse.’ Presi coraggio e premetti il taso invio. Ma nello stesso momento il mio telefono di casa squillò. Ormai stavo chiamando Maxim, preso dal panico buttai giù e corsi a rispondere.
    
    ‘Pronto, Carlo’.
    
    ‘Ah, sei tu Marion, mi hai fatto mettere giù una chiamata importante.’
    
    ‘Scusa ma anche questo &egrave importante’ disse un po scocciata.
    
    ‘Scusa, dimmi’
    
    ‘Non posso per telefono ci dobbiamo vedere! Vengo io da te se va bene’
    
    ‘Certo…magari ...
    ... domani’ ma ormai aveva già buttato giù. Cosa sarà mai di così importante.
    
    Pochi minuti dopo il campanello suonò, era lei. Aprii la porta e la feci entrare. Indossava uno strano cappotto lungo marrone e aveva un tanti sacchetti in mano. ‘Le tue compere potevi anche farmele vedere domani’ dissi scherzando. ‘Queste no’ disse maliziosamente e si tolse il cappotto. Sotto indossava un completino sadomaso in lattice nero attillato. Stivali a stiletto neri laccati che arrivavano fino alle ginocchia, tanga in lattice nero, reggiseno in lattice nero completamente inutile perché dove c’era il seno era aperto lasciano le tette in vista e collare borchiato. Io ero spiazzato. ‘Cosa dire, sexy’ dissi. ‘Ti va di giocare con me’ mi chiese toccandomi il pacco. Ero già duro come il marmo. ‘Certo’ dissi un po’ impacciato. Prese me e tutte le sue borse e mi portò in camera da letto. ‘Allora, &egrave tutto nuovo anche per me, ma l’ho visto fare un milione di volte nei video su internet. Tu fai quello che dico io, parli solo quando te lo dico io, ti muovi solo quando te lo dico io e respiri solo quando te lo dico io. Ok?’, io rimasi a guardarla immobile. ‘Ok?’ chiese di nuovo. Cominciai a diventare paonazzo. Lei sorrise e disse ‘Vedo che capisci al volo, respira e rispondimi.’. Feci un grande respiro e risposi ‘Ok’. ‘Sei il mio schiavo, Ok?’, ‘ok’.
    
    ‘Quando ti do il permesso di parlarmi mi chiamerai padrona ed &egrave vietato guardarmi negli occhi. La safeword &egrave Zeta, spero che non ne ...
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