1. La prima trasgressione non si scorda mai.


    Data: 17/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... telefoni erano fuori servizio per il maltempo. Non ci restava altra alternativa di raggiungere un bar, ubicato nelle immediate vicinanze allo sfortunato evento. Quei pochi passi dalla vettura in panne, al bar mi ero completamente inzuppata d’acqua. In quell’occasione, poi che era già caldo indossava una camicetta di lino azzurro, una mini di lino nera, e dei sandali dal tacco 15. Poiché non indossavo nessun tipo di intimo, sentivo gli sguardi delle persone che incontravo, le quali avevano la sensazione che io fossi praticamente nuda. Entrati, ci siamo seduti su un tavolo libero all’angolo interno del locale, ordinando del the caldo, per ristorarci dal freddo che i vestiti inzuppati d’acqua ci stavano trasmettendo.
    
    Inutile descrivere la tensione di quel pomeriggio, mentre gustavamo quella tazza di the, alzando lo sguardo, ho notato, che proprio sul tavolo di fronte a noi, vi era seduto un bellissimo uomo, tutto muscoli, un ragazzo di quelli che, sicuramente frequentava la palestra e che non passava inosservato, all’attenzione di una donna, quale me.
    
    MI sentivo osservata, dai suoi sguardi caldi, sensuali, accattivanti e provocanti, era come se mi volesse asciugare gli abiti che avevo addosso, tutto questo di nascosto, per non farsi notare da mio marito, che teso per il contrattempo pareva ignorare ogni altra cosa. Incominciai a provocarlo, accavallando lentamente le gambe mostrando a lui, semmai non l’avesse notato che sotto non indossavo nulla.
    
    Fu allora che ...
    ... approfittando dell’assenza di Luca alzatosi per andare in bagno, il giovane si alzò e venne al mio tavolo, mentre un forte tuono improvvisamente interruppe la corrente elettrica facendo piombare il bar nel buio. Mentre il titolare andava sul retro il giovane si presentò:
    
    “Mi chiamo Marco e tu sei molto bella, ma come mai sei così inzuppata d’acqua?”
    
    “Piacere sono Carla, la nostra auto si è bloccata e non riusciamo contattare il nostro meccanico.”
    
    Gli ho detto con un filo di voce mentre il suo sguardo penetrante indugiava a lungo nella scollatura della mia camicetta dalla quale si vedeva un’abbondante porzione della mia quarta di seno. Tremavo, forse più dall’emozione che dal freddo, stringendo la mano, riuscii a pronunciare con una voce flebile il mio nome.
    
    Avevo il cuore in gola, lo sentivo battere fortissimo. Sentivo dentro me, che stava accadendo qualcosa di strano, una bella sensazione che non provavo dai tempi della scuola, dei primi amori da ragazzina.
    
    Emanava una fragranza intensa, speziata, piacevole a dir poco irresistibile per una donna provocante come me, roba da mangiarselo di baci e morsi piccanti, lui con un’aria disinvolta aprì una sedia dal tavolo e vi si sedette offrendoci il suo aiuto.
    
    Mi trovai in uno stato incosciente, quasi in trans, lui parlava e non capivo cosa diceva, ero completamente assente, distratta dalla sua presenza prorompente, quando finalmente arrivò Luca, il quale presentatosi pensò che Marco fosse una persona di mia conoscenza, ...
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