1. Sento che manca poco


    Data: 16/11/2020, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi basta più, perciò allungo l’altra mano da dietro comincio a toccarmi con cautela, perché voglio essere penetrata anche lì, visto che &egrave come una necessità, un bisogno di riempire e di saziare la voglia che avanza ineluttabile e inflessibile.
    
    Afferro il dildo, anche se non so se riuscirò a tenerli dentro entrambi, ma in questo momento sono disposta a soffrire e a sopportare un po’ per farlo, cosicché lo avvicino, faccio un po’ di pressione, in quanto l’ingresso &egrave la parte che mi dà più piacere, lo spingo, lo giro, alla fine sento che si dilata un po’ alla volta ma costantemente, tuttavia l’impulso di spingere dentro &egrave forte, forse sarà meno piacevole, ma voglio infilarlo tutto. Inizialmente c’&egrave un po’ di resistenza, ma le spinte del bacino aiutano e scivola dentro fino in fondo: io sono invasa da una sensazione di calore e di slancio, in quanto l’immagine riflessa allo specchio m’eccita invasandomi ancora di più. Chiudo gli occhi, ma non ho bisogno d’immaginare niente e nessuno, perché le sensazioni del mio corpo mi bastano, per il fatto che mi sento nell’insolita e stravagante condizione di poter decidere e disporre, ma potendo perdere e sciupare il controllo abbandonandomi come ...
    ... meglio m’aggrada.
    
    Le mani non si muovono più, in quanto &egrave il bacino che sta decidendo che cosa mettere in atto, infatti, a ogni movimento uno dei due giocattoli entra ed esce sempre più rapidamente, sempre con maggiore forza, per il fatto che sento che manca poco, io avverto che un torrente delirante, frenetico e inspiegabile di sensazioni sta arrivando, mi sento ansimare forte, giacché non mi succede spesso. In un baleno vengo sopraffatta e travolta da brividi ininterrotti che partono da dentro urtandosi, in quanto sembra una scarica elettrica che si propaga con veemenza dall’interno verso la braccia, le gambe e i piedi, il ventre palpabilmente avvampa struggendosi, la fica s’arroventa, le contrazioni interne s’accavallano, perché sembrano voler imprigionare e trattenere chi gli ha dato queste sensazioni.
    
    In seguito alquanto compiaciuta adagio i muscoli, poiché si distendono e si rilassano, il calore passa, felicemente riapro gli occhi e sono nuovamente sul mio letto nuda, dopo essermi gustata pienamente un piacevole passatempo, direi un conciliante individuale trastullo tutto per me stessa, entusiasta, esultante e felice in conclusione dell’opera e del risultato appena concluso.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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