1. La Storia di Monica – Cap. 4.6 – Anna e Sabrina


    Data: 15/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... esattamente come avevo fatto coll’amica.
    
    “Mi fai male.” provò a protestare cercando d’impietosirmi.
    
    “Stai zitta che hai un lago fra le gambe.” le risposi passandole una mano sulla passera “L’unica differenza con quella troia è che tu il culo l’hai usato di meno, ma non dirmi che non stai godendo perchè non è vero.”
    
    Continuai a lungo a sodomizzare alternativamente le due ragazze, senza far loro mai mancare una buona dose d’insulti e schiaffi sulle chiappe. Loro due del resto non smisero mai di masturbarsi con i falli che gli avevo dato, così come non nascosero gli orgasmi che ebbero uno dopo l’altro.
    
    Mi fermai solo quando fui stanca di vederle godere, e con la voglia d’avere anch’io almeno un orgasmo degno di questo nome. Sfilai quindi loro i falli dalla passera, per poi farle inginocchiare per terra e potermi sedere sul divano.
    
    “Leccatemi la fica e fatemi godere.” dissi loro togliendomi lo strap-on e annusando uno dei due falli.
    
    Anna e Sabrina fecero quasi a gara a chi mi leccava meglio la fica, mentre io leccavo avidamente i due simulacri pregni dei loro piaceri. Alla fine me ne infilai uno dentro la passera, e dopo pochi ...
    ... colpi di mano, arrivai all’orgasmo, che le due bevvero direttamente dalla fonte.
    
    “Rivestitevi e andate via, per oggi la sala giochi chiude.” dissi accarezzando le loro teste “Anche se sono sicura che ci rivedremo quanto prima.”
    
    In realtà avevo voglia di continuare, ma non con loro due fra i piedi. Infatti dopo che uscirono dalla mia alcova, tornai sul divano e presi due falli per poi mettermi carponi. Il primo scivolò dentro la fica, mentre quello con le palline mi riempì il retto senza troppi problemi, ancora bagnato dal precedente utilizzo. Inizia a masturbarmi come una pazza, senza darmi un attimo di respiro, se non quando ebbi un nuovo orgasmo, questo molto più violento del primo, che mi fece scivolare sul tappeto senza più alcuna forza.
    
    Impiegai diversi minuti per riprendermi, poi non mi rimase che rivestirmi e tornare al mio appartamento, cercando di pensare al programma di lavoro del giorno dopo.
    
    “Ma chi cazzo se ne frega del lavoro.” dissi a me stessa buttandomi sul letto “Domani mi ci vuole una bella scopata, il resto è solo un contorno.”
    
    Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
    
    http://serenathemiss.wordpress.com/ 
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