1. L’intreccio – Capitolo 26 – Miriana 1


    Data: 01/11/2020, Categorie: Erotici Racconti Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... “Va bene” disse lei “Così vediamo come guidi” “malissimo! Ho preso la patente l’altro ieri” prendendola un po’ in giro “scemo” mi rispose. “andiamo va” concluse.
    
    Io guidavo e lei mi guardava e mi parlava sorridendo. Andammo a visionare un altro alloggio e anche questo aveva le caratteristiche da me richieste, solo che a differenza di quello visto precedentemente le stanze si sviluppavano su un solo piano. Era dotato di due balconi e si trovava al secondo piano di un bel caseggiato. Ovviamente c’era il posto auto e la cantina.
    
    “quanto chiedono per questo?” “430.000,00€. “cosa ne pensi?” chiesi io. “personalmente mi piace di più di quello di ieri” disse lei. “ma ne ho ancora un altro da farti vedere domani” “Volentieri” dissi. “Aperitivo?” domandai “E aperitivo sia” rispose lei.
    
    Giunti al bar della sera precedente ordinammo il solito: analcolico alla frutta per lei, Spritz per me e continuammo la conversazione interrotta alle tre del mattino. C’era un interesse reciproco nell’approfondire la conoscenza. Lei si era ...
    ... accorta che la stavo corteggiando e mi lasciava fare. Passò un venditore ambulante di rose, ne acquistai una e gliela donai. Mi ringraziò molto regalandomi un sorriso. Passammo un paio d’ore insieme nel locale a parlare, a confidarci, ad aprirci.
    
    Avrei voluto che il tempo si fermasse per poter stare sempre con lei. Aveva un non so che di magnetico. Purtroppo, dovevamo andare nelle rispettive case e allora uscimmo dal locale. “Ti riaccompagno in ufficio” “No portami a casa oggi sono andata a lavorare con i mezzi” “ah e dove abiti?” Mi disse la via e la portai a casa. Spensi il motore e ci intrattenemmo ancora un pochino in auto, ci piaceva molto stare insieme a parlare era il nostro forte avere un grandissimo dialogo.
    
    Iniziavo a desiderarla ma ancora non mi osavo fare il passo temendo il famigerato due di picche. Scese dalla macchina mi salutò con un paio di baci sulla guancia e si incamminò verso casa. I leggins facevano perfettamente il loro lavoro: esaltavano quel bel culo che sinuosamente si muoveva e che io mi gustavo. 
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