1. Nel continente nudo


    Data: 31/10/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Dandy_Rotten, Fonte: RaccontiMilu

    Un villaggio dell’ex-Impero Coloniale Italiano, anni ’70.
    
    Il piccolo villaggio aveva due attrazioni: la pesca e Ulla.
    
    Ulla era la bionda e splendida moglie svizzera del conte Antisardi Della Rocca, nobile italiano arrivato in Somalia da ragazzo, durante l’occupazione italiana. Temuto, servito, ammirato e riverito dalla popolazione locale, era riuscito a sposare una delle più belle donne mai apparse sulla faccia della Terra. Come l’avesse conquistata non è dato di saperlo, fatto sta che si erano sposati nel 1970… e da allora, Ulla non si era mai né lamentata, né opposta, il matrimonio sembrava più che felice, e nessuno nel villaggio avrebbe mai sognato di corteggiare la bella Ulla, sebbene fosse in testa alle fantasie erotiche di ogni abitante geneticamente maschio… e sicuramente anche di qualche femmina!
    
    Livio, figlio di pescatori, era appena quindicenne quando la bella Ulla aveva fatto la sua comparsa al villaggio, l’aveva messa al centro delle sue fantasie erotiche, e anche ora che erano passati quasi dieci anni dalla prima volta che l’aveva vista, le sue fantasie non erano affatto calate, anzi, Ulla era per lui, il massimo di sempre. Livio, faceva parte alla popolazione di bianchi, però poveri, del villaggio somalo, trattati alla pari dei neri.
    
    Lo schiavismo era finito da un secolo, è vero, così come l’impero dell’Africa Orientale Italiano era crollato nel 1945, ma le condizioni per i neri, in quel villaggio erano rimaste identiche, era una sorta di zona ...
    ... franca, una Terra di Nessuno dove il conte spadroneggiava a proprio piacimento.
    
    Gelosissimo della sua consorte, non tollerava affatto che qualcuno la guardasse ammirandola, e quando vide Livio correre verso di loro una domenica, mentre passeggiavano andando a messa con la loro governante appresso, e lo vide con in mano il velo bianco volato via dal cappello dell’identico colore che Ulla indossava, venne immediatamente assalito da un attacco di gelosia.
    
    -è il mio fidanzato stia tranquillo…- e completò la frase con una delle sue stupide risate, l’isterica governante Cesca, anche lei donna bianca proveniente dagli strati poveri.
    
    -Ah sì?
    
    Un’altra risatina di Cesca sottolineò le parole successive, con le quali spiegava le ragioni dell’avvicinamento di Livio.
    
    Il conte sembrò ancora sospettoso, e così Livio, per quanto povero di portafogli non era affatto povero di istruzione e buone maniere, porse a Cesca il velo:
    
    -Ridallo alla signora se questo non crea disturbo…- e così dicendo porse un inchino.
    
    Cesca fece la sua ennesima risata stupida e porse con un lieve inchino del capo, il velo alla padrona, la quale, colpita dal giovane che le si stagliava davanti, con un corpo levigato e uno sguardo intrigante, ringraziò e disse le parole che Cesca avrebbe voluto a tutti i costi sentirsi dire:
    
    -Mi sembra un bravo ragazzo il tuo fidanzato, se il conte lo permette potrebbe venire a trovarti domani… magari portarti a pranzo… noi potremmo arrangiarci per una mezza giornata- e ...
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