1. Ma che bella famiglia


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: Mik, Fonte: RaccontiMilu

    Ed ecco come rimanere fregati per le vacanze: il mio vicino, amico di famiglia da decenni, che si trasferisce per la villeggiatura sul mare insieme alla moglie, le 2 figlie e il genero in una villona, chiede a Luca, me, di passare le vacanze da loro, omettendo che in quel periodo ci sarebbe stato da reimbiancare tutta la casa, compreso lo spostamento di tutti i mobili.
    
    Fortunatamente arrivo quando il grosso del lavoro è già stato fatto e manca ormai da mettere solo a posto. Iniziamo a lavorare tutti insieme, comprese quelle stangone della moglie e della figlia maggiore: entrambe più alte di un metro e ottanta, è difficile staccargli gli occhi di dosso essendo non solo alte ma, soprattutto la madre, provviste di un seno enorme e sodo e con la tendenza a coprirsi molto poco.
    
    Anche la piccoletta di casa, Anna, nonostante la sua statura ridotta era un bel vedere: 18 anni, alta poco meno, un metro e sessanta, con addosso solo una canotta e degli shorts di jeans, avrebbe estasiato molti uomini con il suo viso furbetto, i capelli biondi e gli occhi da cerbiatta e il fisico asciutto e scattante, molto più di quanto ricordassi effettivamente dall’ultima volta che l’avevo vista.
    
    Comunque non avevo molto tempo per bearmi delle bellezze che giravano intorno a me, perché il lavoro da fare era parecchio. Tra uno scatolone e un altro a un certo punto Carlo, il marito, Giuliana, la moglie, Enzo, il genero, e Chiara, ci urlano che vanno a fare spesa e che avrebbero lasciato i giovani ...
    ... a finire gli ultimi spostamenti, lasciando me e Anna a mettere a posto le ultime scatole, le più pesanti. Io e Anna ci mettemmo di buona lena e arrivammo presto all’ultima cosa da spostare, una cassa di legno, in cui non avevo idea di cosa potesse esserci.
    
    Provo da solo ad alzarla, ma mi rendo presto conto che il peso è troppo e che anche in due sarebbe stato impossibile muoverlo. Mi siedo allora sulla cassa, dando le spalle all’ingresso di casa, guardando il mare e aspettando Anna per fare due chiacchiere. Anna esce poco dopo dalla casa e mi chiede:
    
    ‘Ehi, non hai notato che ci sarebbe ancora qualcosa da portare dentro?’
    
    ‘E’ troppo pesante, da solo non riesco nemmeno a smuoverlo, in due non ci facciamo niente, aspettiamo gli altri e vediamo di svuotarlo che ci sbattiamo di meno’ rispondo
    
    ‘Davvero? Da solo non riesci a muoverlo nemmeno?’
    
    ‘Si, è pesantissimo, ma cosa ci avete messo?’
    
    ‘Non lo so… Vabbè tu stai lì e non ti muovere,ok?’
    
    ‘Certo e dove vuoi che vada con questo panorama’ le rispondo mentre mi godo la brezza di mare con gli occhi chiusi.
    
    Sento solo i suoi passi che si avvicinano a dove mi trovo, poi sento che qualcosa si muove e apro gli occhi per vedere la cassa sollevarsi da terra con facilità ed essere trasportata verso casa.
    
    ‘Ma ma ma ma cosa???’ dico completamente sconvolto
    
    ‘Non ti muovere, non vorrei che cadessi, ci metto poco a sistemarla’ mi risponde Anna con noncuranza.
    
    Non solo stava spostando un peso che io nemmeno riuscivo ...
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