1. Matti


    Data: 29/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: LilyLuna87, Fonte: EroticiRacconti

    Sei così bello, e tu nemmeno lo sai. Ti ho conosciuto solo due settimane fa in un campo estivo in cascina, tra le colline e i boschi.
    
    Io maestra dei bimbi più piccini e tu assistente.
    
    Sorridi con la freschezza dei tuoi 17 anni, denti bianchi che contrastano con la pelle abbronzata e la peluria bionda delle braccia. Un metro e 85 di energia, gioia di vivere forza e dolcezza.
    
    Ti guardo mentre giochi con i più piccoli: corri inseguito da 4 o 5 bambini, sei veloce, scattante, sorridi.
    
    Sorridi sempre ma non è un sorriso di circostanza, no. Tu sorridi con gli occhi. Due pozzi azzurri, quasi blu, dove tuffarsi e gioire scoprendo la tua irresistibile spensieratezza post adolescenziale.
    
    Sei proprio bello... anche così, seduto scomposto sulla mini seggiolina della scuola. Saluti l'ultimo bambino della giornata ed io raccolgo le mie poche cose.
    
    Come tutte le sere mi avvicino per salutarti con un bacio quasi materno sulla fronte. Non l'avevo previsto. Con uno scatto alzi il viso piazzandomi i tuoi universi turchesi a pochi centimetri di distanza.
    
    E qui capisco che sono fottuta.
    
    La tua mano passa lentamente dietro la nuca e mi attira titubante.
    
    Mi regali un piccolo bacio incerto, timoroso, leggero.
    
    Occhi negli occhi leggo il tuo stupore, probabilmente tu avrai letto il mio.
    
    Allontani il viso di poco, i nostri nasi ancora si toccano e qui commetto il primo sbaglio.
    
    Ti bacio. Ti bacio con trasporto: per il tuo sorriso, per le tue mani grandi, per le tue ...
    ... gambe lunghe, per la tua voce giocosa, per la tua pelle ambrata.
    
    Ti bacio e sorrido della tua inesperienza. La mia lingua cerca l'accesso alla tua bocca, con tenerezza ti sento rispondere al mio bacio: leggero, titubante all'inizio quasi non ti muovi. Dolcemente mordicchio le tue labbra e non serve molto prima che il tuo corpo si accenda. Ora rispondi quasi con troppa irruenza. I nostri denti cozzano creando un rumore imbarazzante.
    
    Sbagliato. Questo è sbagliato.
    
    Stacco la mia bocca ansante sulle tue labbra morbide. Dopotutto sei così piccolo.
    
    È tutto sbagliato. Sono sbagliate le tue mani voraci e golose sotto la mia maglietta. Sono sbagliate le mie mani che non possono evitare di stringere le tue natiche sode.
    
    Mi sollevi senza difficoltà e mi fai sedere sul tavolo. Sbagliato. È sbagliato il calore che si sprigiona dal mio ventre quando avverto la tua irruenza tra le cosce. Spinta da un desiderio primordiale ti attiro a me. Un gemito ti sfugge dalla gola quando le nostre intimità non più assopite si scontrano. Il tuo membro teso e pulsante si palesa sotto la soffa contro le mie mutandine.
    
    Cosa sto facendo? Sto semplicemente godendo.
    
    La tua bocca si abbatte furiosa sulla mia. Mani da uomo bloccano i miei polsi e mi attirano in una gabbia senza uscita.
    
    Sbagliato. È tutto dannatamente ed entusiasticamente sbagliato. La tua bocca, il tuo odore, il tuo respiro.
    
    Con uno scatto libero le mani e arpiono la poca stoffa che ti copre il petto. Scopro un corpo ...
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