1. Cat


    Data: 28/10/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Lucio, Fonte: RaccontiMilu

    ... vortice di passione e trasgressione con il proprio capo, in un locale che non sapeva neanche come definire. Ripensando a quei momenti, li riviveva scena dopo scena eccitandosi di nuovo, ritrovandosi nuovamente bagnata, senza volerlo e con una mano che si insinuava nel suo sesso, accarezzandolo dolcemente, provocandole un piacere che da sola non era riuscita mai a darsi. Scostò le lenzuola che la coprivano, riflettendo il suo corpo nudo e peccaminoso con le gambe aperte nello specchio dell’armadio di fronte al letto. Prese dal cassetto il suo amico Bunny il vibratore, lo chiamava così, era un vibro con due protuberanze, che le permettevano di massaggiare e penetrare contemporaneamente figa e culetto, una delle due protuberanze aveva la forma di un coniglietto, da qui il nome, aveva delle lunghe orecchie che le davano dei massaggi extra che la facevano impazzire. Continuò a masturbarsi fino a quando non venne, bagnando tutto il letto, restò in un apparente stato di catalessi per qualche minuto, con ancora Bunny dentro di lei, le occorreva un po’ di tempo per riprendersi.
    
    Dopo un po’ decise che era giunta l’ora di alzarsi, guardò l’orologio erano quasi le 12.00 di una splendida domenica mattina, si mise in piedi e si diresse in bagno a farsi una doccia rilassante, ma mentre faceva le sue solite operazioni di routine, era assalita dai dubbi, il primo era quello di come ora si doveva comportare con il proprio capo appena lo avesse rivisto in ufficio, cosa gli avrebbe dovuto ...
    ... dire, cosa avrà pensato di lei? E se lo avesse raccontato ad altri, magari colleghi. Una serie di domande a cui non riusciva darsi risposta. Ma la domanda che più l’attanagliava era: ‘ Ma com’&egrave possibile che sono stata in quel posto, una sola volta ed ho incontrato il mio nuovo capo, che addirittura aveva l’altra metà chiave uguale alla mia!’ Questa domanda non le dava tregua, fino a quando le venne il dubbio che la cosa non fosse stata solo un caso, ma fosse stata organizzata apposta, e chi poteva averla organizzata se non la sua amica Flora. Ormai ne era certa non poteva che essere così, pranzò velocemente con quello che trovò in casa, si vestì in fretta e furia e si incamminò per andare a casa della sua amica, non chiamandola, la voleva vedere in viso quando le avrebbe detto ciò che aveva pensato. Durante il tragitto non riusciva a capire quale fosse il suo stato d’animo, se fosse arrabbiata con Flora o se le fosse grata per quello che era successo. Era combattuta, perché se da un lato l’aveva ingannata e data in pasto ad un semi-sconosciuto, dall’altro aveva scoperto una parte di sé che non conosceva, che le aveva fatto provare emozioni e sensazioni straordinarie che non aveva mai provato. Senza rendersene conto era arrivata alla villetta dell’amica, suonò il campanello, Flora non si aspettava quella visita, ma appena sentì che alla porta c’era Cat, subito capì quale fosse il motivo della sua presenza. Flora la salutò, facendo la finta tonda ,chiedendole come mai era ...
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