1. Megastore seconda parte


    Data: 28/10/2020, Categorie: Etero Autore: werthex, Fonte: Annunci69

    “ Cos’è la pizza bianca? “ chiese Letizia.
    
    “ Come, non sai cos’è la pizza? “
    
    “ Un dolce? “ chiese lei.
    
    “ Ma no! – sorrise Marco - E’ come pane , ma con molto olio e sale, è la pizza alla romana, non la conosci? Com’è possibile!” Marco non si capacitava di come le cose che lui aveva dato sempre per scontate nel suo piccolo mondo romano non fossero universamente riconosciute.
    
    “ Ah, - intuì finalmente lei, - la focaccia! “
    
    “ Sì! La pizza bianca!” confermò lui.
    
    “ Da noi si chiama focaccia”.
    
    “ Vieni, andiamo ad assaggiare la focaccia allora! “
    
    E si diressero, felici ed incoscienti, verso la panetteria dove un odore intenso di pane e di focaccia appena sfornata, copriva finalmente il profumo sconvolgente di ormoni sessuali che circondava i loro corpi preparati all’amplesso.
    
    “ Mmmmmmmm….buonissima questa focaccia! “
    
    Letizia masticava con gusto la focaccia ancora calda che Marco le aveva offerto, pagandola alla cassa della panetteria per poterla mangiare lì insieme.
    
    “ Ormai non pranzeremo più! “ disse Marco. “ poco male – aggiunse – non avevo preparato nulla.”
    
    “ Mia sorella mi ammazzerà- disse invece Letizia – quando sono sua ospite prepara sempre tante cose buone. “ “ Tu cucini bene? “ aggiunse curiosa.
    
    “ Io benissimo! E adoro avere ospiti a cena. “ rispose lui. Come tutte le persone golose e grassottelle amava molto cucinare e fare all’amore.
    
    “ Cibo e sesso sono legati indissolubilmente, sai ? “ E chi cucina bene – continuò Letizia - ed ha ...
    ... piacere a far star bene gli ospiti, senza dubbio dà il meglio di se anche al suo partner sessuale…”
    
    Letizia buttò lì quell’allusione esplicita come se con il suo strofinarsi contro il suo cazzo non fosse stata abbastanza esplicita poco prima.
    
    “ Beh occorrerebbe provare! “ rispose Marco con una battuta servita su un piatto d’argento.
    
    La pizza bianca aveva un po’ stemperato la voglia matta che si era accesa tra quei due sconosciuti, ma questi discorsi l’accesero di nuovo.
    
    Marco immaginò Letizia a cena a casa sua, lui a cucinare ai fornelli nella veranda in giardino, attrezzata di tutto punto e lei dietro ad abbassargli i pantaloni.
    
    Immaginava la scena di non potersi distrarre per non rovinare la cena che stava preparando, mentre Letizia gli tirava giù le mutande e da dietro gli palpava e leccava le palle gonfie.
    
    Pensava al fiato caldo della faccia di Letizia affondata tra le sue gambe, con il membro dritto e le palle turgide e ben staccate dal membro. Pensò di sentire la lingua di quella donna sconosciuta tra le sue natiche. La sentiva assaggiare il suo sapore segreto e annusare il suo odore più recondito ansimando golosa di piacere. Immaginava il dito di Letizia incularlo fino in fondo.
    
    Più pensava a queste scene più si infoiava e si eccitava come un animale in calore attirato dal profumo dei genitali eccitati.
    
    “ Mai dire mai…” commentò con malizia la splendida femmina appena conosciuta.
    
    Lui avrebbe voluto prenderla lì all’istante, alzarle la gonna, ...
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