1. Adesso ti tratto come una cagna


    Data: 27/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Andrea-nuovo, Fonte: EroticiRacconti

    ... corpo aumentare, mentre continuavo a baciarla sudava. Mi è venuto un cazzo durissimo e quando l'ha sentito spingere sul suo culetto mi ha detto: sei un animale.
    
    Tra me e me ho pensato stasera ti sbatto.
    
    Ho iniziato a tenerla stretta a me, non riusciva né a muoversi né a girarsi, con la bocca le mordevo la schiena, la leccavo, prendevo i suoi capelli tra i denti e glieli tiravo, avrei voluto lasciarmi andare con le parole ma non sapevo se la reazione fosse stata compiacente o se si fosse bloccata sentendo certi termini ma ho subito pensato, se me ne dici un'altra te lo dico.
    
    Ho continuato a torturarla ancora', mi piaceva sentire il suo ansimare, ho iniziato a graffiarle la schiena e a morderla, con le mani sono salito fino al seno, aveva i capezzoli durissimi, appena ho iniziato a tirarglieli mi ha detto, sei un maiale schifoso.
    
    L'ho presa subito per i capelli, le ho tirato indietro la testa, io ero col mio dorso sulla sua schiena e le ho detto: sei una troia.
    
    Ho atteso per sentire la risposta e quando ho sentito: lo so.. ho capito che andava sottomessa.
    
    Ho uscito il cazzo, l'ho messo tra le sue gambe, aveva dei leggings stretti, sentivo benissimo le sue forme, ho iniziato a strusciarmi su e giù, sentivo il suo culo che si stringeva.
    
    Lo puntavo sulla sulla bella figa, e quando lei veniva indietro per appoggiarsi io lo toglievo, sentivo che si incazzava e il suo ansimare aumentava.
    
    Voleva girarsi ma la tenevo stretta, ho iniziato con degli schiaffi sul ...
    ... culo, le piacevano.
    
    Contemporaneamente anch'io mi eccitavo, avevo già voglia di scoparla ma volevo eccitarla ancora di più.
    
    L'ho presa per il collo, la stringevo, mi avvicinavo all'orecchio e le dicevo: adesso ti tratto come una cagna. Malgrado fossi davvero eccitato ogni tanto pensavo e non mi capacitavo di come una donna che da quando l'avevo conosciuta si era sempre comportata come una santa si fosse trasformata così, ma in quel momento non me ne fregava un cazzo.
    
    Ho infilato le mani nella sua maglia, la stringevo e contemporaneamente salivo, premevo sulle tette, le strizzavo i capezzoli, le faceva male ma si eccitava.
    
    Poi le ho messo una mano sulla bocca e con l'altra sono entrato dentro i leggings, aveva già tutte le mutande bagnate, e il mio cazzo che continuava a strusciarsi sul suo culo pulsava, avevo la vena che scoppiava.
    
    Appena ha sentito le dita dentro le sue mutande ha emesso un gemito, io gliela tappavo e le dicevo: chiudi la bocca puttana.
    
    Con due dita le allargavo le labbra della figa e col terzo iniziavo ad entrare, che porca cazzo.
    
    La serata non era stata organizzata così altrimenti avrei portato lo scotch e l'avrei legata sta schiava.
    
    La lasciai andare e subito provò a girarsi ma quando fu a pancia in su le tolsi la maglia e con i denti le alzai il reggiseno, aveva i capezzoli come i chiodi, li presi in bocca e iniziai a succhiarli e subito provò con la testa ad alzarsi e le diedi uno schiaffo da stamparla sul cuscino. Vivi che le ...