1. Mamma violentata per una notte


    Data: 26/10/2020, Categorie: Incesti Autore: ScrittoreAcerbo, Fonte: EroticiRacconti

    Era da un paio di anni che avevo iniziato a provare una forte attrazione fisica per mia madre. Non ne capivo il perché, e ad un certo punto avevo pure smesso di chiedermelo, ma ogni mia sega, ogni mia sborrata veniva dedicata a lei.
    
    All’inizio mi vergognavo di avere certi pensieri ma col passare del tempo divento normale e lei divenne la mia principale musa. Aspettavo con ansia che uscisse di casa per poter frugare nei suoi cassetti. Mi piaceva poggiare il cazzo e sborrare tra le sue mutande e col passare del tempo iniziai ad ampliare sempre più i miei limiti e farlo in tranquillità. Mutandine, scarpe da zoccolona col tacco, vestiti e vari oggetti come trucchi e spazzolino venivano quotidianamente inondati dai miei fiotti di sborra. Iniziai a smettere di vederla come madre ma solo come un oggetto sessuale che serviva per farmelo venire duro e sborrare.
    
    Iniziai a frequentare vari forum online e allacciai anche alcune amicizie riguardo questa mia passione.
    
    Il grande cambiamento arrivò quando uno di questi contatti di lunga data mi confesso la fantasia di volerla stuprare. All’inizio non ci diedi troppo peso ma col ripropormi la sua fantasia e arricchendola di particolari rifinimmo col discuterne sempre più dettagliatamente fino a che un giorno decidemmo di incontrarci.
    
    Ero molto agitato e non avevo idea che tipo di persona poteva essere, inoltre io ero solo un ragazzino. Preparai uno zainetto, presi qualche perizoma e qualche reggiseno di mia mamma e qualche sua ...
    ... foto.
    
    Ci incontrammo in un bar nel centro della mia città. Fui molto sorpreso, poiché a primo impatto non avrei mai potuto dire che potesse essere lui l’uomo con cui avevo parlato di certi argomenti online. Era un uomo prestante, una bella presenza che aveva superato dignitosamente i 40. Prendemmo un caffè e scambiammo qualche chiacchiera di convenevole e mi mise molto a mio agio levandomi e aiutandomi a togliere tutta l’abitazione che avevo addosso. Dopo di che ci spostammo nella sua auto, un posto più appartato dove potevamo parlare tranquillamente di qualsiasi argomento, inclusa mia madre. In auto gli mostrai anche il contenuto dello zaino e ne fu molto felice. Mi disse che non immaginava che mia mamma fosse così bella e iniziò a toccarsi il cazzo. Mi chiese anche se volevo fargli una sega ma rifiutai, e allora continuò a concentrarsi su mia madre.
    
    Nei mesi successivi ci rincontrammo ancora, perché diceva che trovava molto eccitante segarsi sulla biancheria di mia madre. E così iniziai anche a portarlo a casa a segarsi direttamente sulle sue cose. Continuava sempre a ripetermi quanto volesse stuprare quella che, in maniera artistica, chiamava la puttana di mia mamma. Ad un certo punto, a forza di sentirlo dire, gli chiesi se davvero avesse avuto il desiderio di farlo e come. Mi rispose diretto e mi butto già un’idea semplice che, complice l’eccitazione di quei momenti, trovai semplice ma ben pensato. Così accettai.
    
    Arrivò la sera che avevamo concordato, mia mamma era ...
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