1. stanza di albergo


    Data: 26/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: antonio74, Fonte: RaccontiMilu

    Al suo passaggio un odore acre di maschio appena rasato aveva riempito l’aria dello stretto corridoio, causando un certo indefinito vuoto nel mio stomaco, simile ad un attacco di fame improvviso ma proveniente da un languore di natura diversa.
    
    Il rumore secco che produceva il tacco delle sue scarpe sul pavimento diveniva, nella mia testa, la scia di schiuma bianca lasciata dal passaggio di una meravigliosa nave; la sentivo solcare il mare mosso della mia sessualità confusa e inebetito seguivo quella striscia di schiuma bianca, promessa di piaceri proibiti.
    
    Lei, la scia, rimaneva visibile il tempo strettamente necessario affinchè io potessi seguirne la direzione.
    
    Girato l’angolo del corridoio una porta aperta, stanza 69, la classica ironia della sorte.
    
    Lui era seduto sul divanetto posto ai piedi del letto, davanti alla televisione.
    
    Mi aspettava, era senza giacca, con la camicia bianca aperta sul torace abbronzato e peloso, da sportivo.
    
    La stanza era identica alla mia, solo speculare e con il letto disposto i modo leggermente diverso. Una valigia chiusa era messa di taglio accanto all’armadio, simbolo perpetuo e precario del viaggiatore di passaggio.
    
    La televisione era accesa su di un canale di notizie 24 ore su 24.
    
    Mi invitò a sedermi e mi fece vedere con soddisfazione la ragazza mora sullo schermo che stava dando notizie di politica internazionale in inglese.
    
    Fece un commento sulla sua bocca, qualcosa che aveva a che fare con l sue potenziali ...
    ... capacità di succhiare cazzi; non capìì, ero frastornato e confuso ma sorrisi lo stesso e dissi qualcosa che dimenticai immediatamente dopo averlo pronunciato le parole.
    
    – ‘. ho visto di meglio, comunque ‘ guarda che tette, ti piace?
    
    – Cazzo se mi piace ‘ non ci penserei due volte
    
    Risposi. Mi ero seduto sul divano accanto a lui, con lo sguardo rivolto verso la televisione.
    
    – E lui ti piace?
    
    Disse alludendo al collega giornalista della ragazza mora, un biondino giovane palestato.
    
    – Io partirei con il biondo, poi mi farei la ragazza .. anzi mentre mi succhio il biondo me lo farei prendere in bocca dalla mora e poi ‘
    
    Ridemmo tutti e due. Io l’avevo duro ma avevo paura di quello che stava per succedere.
    
    Lui mi appoggio la mano sulla coscia e mi chiese:
    
    – Mi trovi bello?
    
    Sentivo la sua mano su di me come un intenso ed ammaliante, pornografico invito alla lussuria.
    
    Qualsiasi cosa avesse fatto o detto in quel momento, anche la più rozza e la più volgare, non mi avrebbe fatto spostare di un millimetro, avrei continuato a stare al suo gioco. Ero completamente nelle sue mani.
    
    Non avrei mai pensato la sera prima, quando accettai la conversazione di questo sconosciuto al bar dell’albergo, che la mattina dopo mi sarei ritrovato in questa situazione.
    
    – Bhe ‘ sei un bel ragazzo, non posso negarlo, hai un certo fascino ‘
    
    – Le donne impazziscono per me non ho mai avuto problemi a fare sesso con le donne, ma con gli uomini è diverso ‘
    
    Le sue parole mi ...
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