1. Maura


    Data: 26/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: flinn, Fonte: RaccontiMilu

    L’estate era cominciata, agosto era alle porte. Finalmente avevo concluso i miei esami all’università e potevo concedermi un mese di sentito e meritato relax. Anche Paolo, il mio ragazzo, si era liberato del peso dello studio e ; non vedevamo l’ora di poterci divertire un po’ senza pensieri. In quei giorni alcuni amici ci proposero una festa in piscina. L’idea ci allettava parecchio: sole, bagni e alcol a fiumi. Amavamo bere.
    
    Amavamo perdere completamente i freni inibitori. Amavamo essere noi stessi.
    
    Ovviamente accettammo.
    
    Quel sabato mattina il sole era caldo e rovente. Salimmo in groppa alla moto di Paolo, un’ Honda CBR 600, e sfrecciammo fino al luogo della festa. Quando ci sistemammo sui lettini la situazione era ancora molto calma, c’erano poche persone e la musica era estremamente soft. Ci spogliammo per rimanere solo in costume. Purtroppo sfoggiavamo una pelle paurosamente pallida, dal momento che, per lo studio, eravamo stati impossibilitati ad andare a mare prima, ma eravamo più che propensi a rimediare. Mi sfilai la maglietta, da cui fuoriuscirono i miei due seni piccoli e minuti, al di sotto faceva capolino la mia pancia piatta e le gambe lunghe. Sfilai anche il pantaloncino, mostrando un culetto piccolo e sodo. Paolo, di contro, sfoggiava un fisico piuttosto definito, con braccia e spalle grandi, perfette da afferrare durante i nostri momenti caldi. Ma questa è un’altra storia’
    
    Mi feci spalmare la crema e mi appisolai un po’ al sole.
    
    Riaprii gli ...
    ... occhi e cercai dalla borsa una sigaretta. La poggiai tra le labbra e me l’accesi. Guardai il lettino accanto al mio e Paolo non c’era. Diedi una veloce occhiata intorno e lo vidi. Era in piedi, vicino al bar, aveva in mano un drink, un Gin Lemon sicuramente (era il suo cocktail preferito). Ed era impegnato in una conversazione con una graziosa ragazza mora.
    
    La guardai. Rideva ad ogni battuta di Paolo, cercava pretesti per sfiorarlo. Si muoveva e agitava i capelli lunghi, per scoprire il seno e renderlo visibile. Quella ragazza era maledettamente sicura di sé e lo mostrava attraverso ogni suo gesto. Guardava Paolo con sguardo ammiccante ma allo stesso tempo cercava quello di ogni ragazzo che le passava accanto. Era una troia. E io volevo punirla, per questo.
    
    Sorrisi. Lui sentì il mio sguardo addosso, si voltò e mi sorrise a sua volta. Io mi alzai, lo raggiunsi cingendogli i fianchi:
    
    -Ciao!- dissi rivolgendomi a Paolo, ma ammiccando alla ragazza. Avevo perfettamente capito cosa aveva in mente il mio ragazzo. Ci saremmo divertiti parecchio quel pomeriggio.
    
    Da vicino la guardai meglio: era molto magra, un bel culo, un seno piccolo ma ben messo sul suo corpo, gambe lunghe e slanciate, solo il viso lasciava un po’ a desiderare.
    
    -Tu già bevi senza di me?!- chiesi retoricamente falsamente infastidita e mi lasciai scivolare la cannuccia tra le labbra, la trattenni con la lingua e comincia a succhiare il drink dal bicchiere, senza mai staccarle gli occhi di dosso C’era ...
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