1. Il falso confessore


    Data: 24/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: gladius, Fonte: RaccontiMilu

    Mi ha contattato una lettrice dei miei racconti per farmi conoscere cosa le era successo nella precedente vita quando era una suora.
    
    E’ stata per 2 anni in un piccolo convento vicino a Torino dove vivevano 6 suore, una Madre Superiora di circa 50 anni e cinque giovani suorine dai 20 ai 28 anni, che passavano la giornata con lavori nell’orto, ricamando trine e pizzi e anche uscendo per compiere opere di carità nel paese vicino assistendo anziani e persone in difficoltà.
    
    Erano molto stimate ed apprezzate nella zona e tutti consideravano il convento un’oasi di pace e di preghiera, ma le cose non stavano esattamente così.
    
    La Madre superiora era molto rigida e non perdeva occasione di punire le sue giovani consorelle per ogni piccola mancanza, le punizioni venivano impartite alla sera, dopo la cena e prima di andare a letto.
    
    Quello che non era proprio ortodosso era il fatto che le punizioni fossero sempre di natura sessuale.
    
    La suora da punire era fatta spogliare nuda, solo con il velo in testa e inginocchiata nel refettorio, le sue consorelle stavano attorno a lei, anche loro nude solo coperte dal velo sul capo ed ognuna con una candela accesa in mano.
    
    La Madre superiora prendeva un frustino di salice e iniziava a percuotere i glutei della punita, non in modo troppo forte, ma comunque da farle provare dolore.
    
    I colpi arrivavano al massimo di 10 a seconda della gravità dell’errore, che poteva anche essere una cosa banalissima, come aver fatto cadere una ...
    ... goccia di minestra sulla tovaglia, ma ogni pretesto era buono per sottoporla alla punizione.
    
    Dopo la sculacciata la suora punita doveva girarsi sulla schiena e sdraiarsi a gambe spalancate, mostrando completamente la sua figa , che come quella delle sue compagne era completamente depilata; la pratica veniva compiuta nel primo giorno di ingresso al convento e ripetuta periodicamente in modo da tenere la vulva bella liscia e priva di peli.
    
    La Superiora si avvicinava e prendeva dal tavolo del refettorio uno degli oggetti che aveva preparato, si trattava per lo più di prodotti dell’orto, carote, zucchine , cetrioli e anche banane , candele, ceri molto grossi, bottiglie di vetro di diverse dimensioni.
    
    Si inginocchiava di fianco alla giovane e prima le leccava i capezzoli, li mordeva e li strizzava sino a farla urlare, poi si accovacciava fra le gambe e le leccava a lungo la figa, prima di penetrarla con l’oggetto scelto, che manovrava con forza avanti e indietro sino a farla godere.
    
    Se la colpa commessa era particolarmente grave la malcapitata era penetrata in figa con un grosso cero e una candela nel culo.
    
    Mentre si svolgeva la masturbazione le altre quattro suore spegnevano le loro candele, si mettevano a coppie una di fronte all’altra e cominciavano a baciarsi con le lingue in bocca, si strizzavano e pastrugnavano le tette, si toccavano le fighe sino a bagnarsi, ma dovevano evitare di godere.
    
    Solo dopo che la punita aveva goduto con un urlo liberatorio la Madre ...
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