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Mia madre e mia nonna
Data: 28/09/2017, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
Sono uscito dal ventre di mia madre (Holly) quando lei aveva quattordici anni e mio padre ne aveva ventidue. Sono il frutto di un rapporto andato troppo oltre. Oggi, per la prima volta, vedo mia madre, completamente nuda. Domenica mattina. E’ una calda e afosa giornata d’estate. Sono da poco passate le dieci. Mi alzo dal letto e con gli occhi ancora semichiusi vado in bagno. Passo davanti alla cucina dove c’è mio padre che sta armeggiando con pentole e fornelli. Lo saluto e proseguo. Arrivo al bagno e apro la porta. Una scena che si può vedere solo nei film hard è sotto i miei occhi. Resto immobilizzato tanto è lo stupore. Mia madre nuda è stesa nella vasca da bagno. Il suo corpo occupa l’intera lunghezza della vasca. Tenuto conto che è alta un metro e ottanta centimetri non può essere diversamente. Ha la testa appoggiata sul bordo della vasca. Il mento è sollevato come se stesse guardando il soffitto. Ha gli occhi chiusi. I lunghi capelli castani ricci e crespati le incorniciano il viso e le lasciano scoperto il lungo e bianco collo. Le labbra carnose sono semiaperte. Si notano i bianchissimi denti dell’arcata superiore. L’espressione del viso è quello di una che sta godendo. Il mio sguardo scende lungo il suo corpo. Una sua mano sta su una mammella e con le dita si sta titillando il capezzolo. Dio! Che tette; si dipartono da un ampio torace e puntano verso l’alto. Sono due grossi bianchi globi d’alabastro. Ognuno è fornito ...
... di un roseo capezzolo grosso quanto una ciliegia ed è circondato da una tonda e larga areola caffellatte. Continuo a far scorrere gli occhi su quella magnificenza. Vedo il suo ombelico al centro di una pancia che è appena pronunciata. Si vedono i muscoli addominali frutto di continui esercizi in palestra. Il ventre è piatto. I fianchi sono larghi. Le ben tornite cosce e gambe si allungano nell’acqua. Alla fine del ventre c’è una larga macchia nera a forma di triangolo. Una sua mano è poggiata sopra. Non ne vedo le dita. Sono estasiato da quella visione. Non so quanti minuti passano. Un grido mi porta alla realtà. Mia madre è seduta nella vasca. Ha le braccia incrociate sul petto a coprire le tette. “Cosa fai qui? Da quando mi stai guardando? Non hai visto la lampada accesa? Esci immediatamente.’ Sono impaurito dal tono della voce. Già, la lampada. Mio padre ha fatto installare una lampada di colore rosso fuori alla porta del bagno. Quando la lampada è accesa è indica che il bagno è occupato. Mio padre sostiene che, per sicurezza, non ci si deve chiudere a chiave nel bagno. In caso di necessità non è necessario sfondare la porta. Nonostante gli occhi assonnati al momento della mia entrata in bagno, sono sicuro che la lampada era spenta e lo è tutt’ora. “Mamma, scusami, non volevo. La lampada è spenta.’ Sentendo il grido di mia madre, mio padre si precipita pensando al peggio. “Cosa è ...