1. Il venditore ambulante 2 -il perdono- xiv


    Data: 22/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    Concluso il week end il lunedì pomeriggio risalii sul treno per ritornare in metropoli. La sera prima risposi ai messaggi di Edoardo chiarendo la situazione –“Va bene cosi, non preoccuparti”- volevo un po’ tirarmela insomma. Se volevo riprendermelo era questa la tecnica giusta da utilizzare, d’altronde siamo uomini, conosciamo benissimo certe situazioni come vanno a finire. La sua insistenza divenne tale che feci finta di cedere e accettai il suo invito per un caffè, ovviamente macchiato. Quando rientrai nel mio appartamento cenai con l’inquilino, quella sera era libero dal lavoro, e dopo aver visto un thriller ci rinchiudemmo ognuno nella propria camera. Quel martedì mattina saltai la lezione, non avevo proprio voglia, feci una doccia e pensai tutto il giorno a che indossare per l’appuntamento. Ci saremmo dovuti incontrare dopo il lavoro, sarebbe venuto a prendermi subito all’uscita dalla banca senza andare a cambiarsi. Avevo previsto la sua eleganza, perciò per non sentirmi a disagio tirai fuori dalla valigia un pantalone, una camicetta carina che indossai con un golfino. Intorno alle diciannove scrisse –“Sono sotto, scendi”-. Quando lo raggiunsi in auto mi salutò con gran piacere ma allo stesso tempo con un po’ di dispiacere. Mantenni la compostezza senza sbragarmi troppo e feci finta che tutto andava bene. Andammo al solito posto.
    
    Arrivati all’antica botte gli occhi caddero sull’ abbigliamento, a bordo potevo solo sbirciare, elegante come al solito indossava un abito ...
    ... grigio, camicia bianca e cravatta. L’occhiale a lenti rotonde sormontava il naso, la barba brizzolata sempre curata e il ciuffo un po’ arruffato. Edoardo era proprio un gran bel pezzo d’uomo. Chissà quante donne e quanti uomini nella vita gli avevano fatto il filo. Seduti a tavolino tentò di rompere l’imbarazzo –“Com’è andata a casa? I tuoi tutto bene?”- che domanda del cazzo, mai avevamo parlato dei miei e mai li aveva visti neppure in fotografia, ma va beh apprezziamo lo sforzo. Una volta iniziato a parlare e sciolto il ghiaccio arrivammo subito al punto –“Devo chiederti scusa perché ho preso una decisione avventata, mi sono messo paura. Per me era ed è una situazione nuova. Ho sbagliato anche il modo di comunicartelo, ma cerca di capirmi, il giorno dopo avrei rivisto la mia famiglia, avevo paura che mia moglie potesse accorgersi di qualcosa”- , -“Non preoccuparti, è normale che ti sia messo paura”- parliamoci chiaro, noi uomini davanti a nuove situazioni scappiamo, nonostante queste ci piacciano, è la nostra natura, tendiamo sempre a fuggire credendo che il mostro cattivo non ritorni più, senza sapere però che sta sempre nell’angolo in agguato! –“No, ho sbagliato davvero, pensavo fosse colpa dell’alcol, davo la colpa al vino, ma in realtà ho pensato tanto questo week end, anzi ti ho pensato. Non so che mi stia succedendo, ma ti penso. Mi piaci e mi eccita qualsiasi cosa tu faccia o dica.”- rimasi completamente spiazzato da quella confessione. Mai avrei pensato che un uomo ...
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