1. L'Inferno di Anna


    Data: 21/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... gridò con tutto il fiato che aveva in corpo. Un manrovescio le fece ballare i denti e la sua testa sbatté contro la testiera del letto. Lui rapidamente le rimise il bavaglio, poi le prese una tetta in mano e la strinse torcendo e strizzando. Anna aveva le lacrime agli occhi. Come poteva farle così male?
    
    – Sei stupida, troia – le disse continuando a strizzare e piantandole poi le unghie nel capezzolo. Anna rimase senza fiato, ma lui le diede un altro manrovescio sull’altro lato del volto. Anna vide le stelle e si arrese, non si divincolò più. Lui le prese l’altra tetta in mano e fece per stringere, ma prima le disse – farai la brava? – Stavolta Anna fece segno di sì rassegnata. Lui le levò di nuovo il bavaglio e le sorrise. – Sai cosa succede se gridi di nuovo? – Anna fece segno di sì. Ma lui le rispose – così non va bene. Quando ti faccio una domanda devi rispondere e devi finire la frase con un Sì Padrone! Perché devi sapere che Io sono ora il tuo Padrone e tu d’ora in poi farai tutto quello che vorrò. Tutto! Chiaro? –
    
    Anna pensò che quell’uomo era pazzo e che presto quell’incubo sarebbe finito. Il tizio avrebbe sgraffignato qualcosa, qualche gioiello ed un po’ di contante, e se ne sarebbe andato. – Mi hai violentato bastardo – disse.
    
    - Continui a non capire vacca, – una bacchettata la colpì con violenza nell’interno morbido della coscia. Lei gridò, stavolta non perché voleva gridare, ma per il male e lui si affrettò ad imbavagliarla di nuovo. – Stavolta non te lo ...
    ... levo fino a quando non sono sicuro che avrai capito e la colpì di nuovo sempre nello stesso punto. Poi sulle tette e sui capezzoli in rapida successione. Da dove veniva quella bacchetta pensò inutilmente Anna, mentre gli occhi si riempivano di lacrime e il dolore la faceva impazzire. Segni rossi erano comparsi nei punti colpiti di cosce e seno e due bei lividi su entrambe le guance del volto. Lui prese una macchina fotografica e con calma immortalò tutto. Si risedette accanto a lei sul letto e con pazienza, come parlando ad una bimbetta che ha qualche difficoltà di comprendonio le spiegò tutto.
    
    – Tu d’ora in avanti sei la mia schiava. Farai tutto quello che voglio e mi chiamerai Padrone. Non parlerai mai se non per rispondere alle mie domande. Ogni tuo errore sarà punito. Hai appena visto come. – Fece una pausa, poi riprese. – Tranquilla, nessuno saprà mai che sei una troia ed una schiava. Continuerai a fare la vita di sempre. Solo quando io ti vorrò dovrai accorrere immediatamente, per il resto continuerai a fare pure la tua misera vita borghese. Io te lo permetterò. – Altra pausa per assicurarsi che Anna avesse capito e darle modo di assimilare tutto. Anna lo guardava allibita. Non ci poteva credere, lei non avrebbe mai fatto quello che lui voleva, ma iniziava a pensare alla sua inserzione ed al suo gioco, gli indizi per trovarla e poi… Poi lui poteva farle quello che voleva, questo era quello che lei aveva promesso…, ma non doveva trovarla. Lei aveva dato degli indizi, ...